Economia
Da Siena a Piazzetta Cuccia, Mps guida la nuova Mediobanca del futuro
di Redazione

Una pagina di storia della finanza italiana si chiude, e se ne apre un’altra. Dopo quasi vent’anni di guida sotto Alberto Nagel, Mediobanca cambia volto e governance. L’assemblea degli azionisti ha sancito ufficialmente il passaggio di testimone alla nuova proprietà targata Mps, che dopo il successo dell’Opas detiene ora oltre l’86% del capitale di Piazzetta Cuccia. L’istituto senese, tornato in piena salute dopo anni di ristrutturazione, diventa così protagonista di un’operazione destinata a ridisegnare gli equilibri del credito italiano.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione, nominato dall’odierna assemblea, segna l’avvio di una nuova fase per la storica boutique milanese. Al vertice siede Vittorio Umberto Grilli, già ministro dell’Economia e delle Finanze, che assume la carica di presidente. Il nuovo amministratore delegato è Alessandro Melzi d’Eril (nella foto), mentre Sandro Panizza è stato designato vicepresidente e Massimo Bertolini segretario del Consiglio.
Completano il board i nuovi consiglieri Paolo Gallo, Massimo Lapucci, Tiziana Togna, Giuseppe Matteo Masoni, Federica Minozzi, Donatella Vernisi, Andrea Zappia, Ines Gandini e Silvia Fissi, tutti nominativi tratti dalla lista presentata dall’azionista di maggioranza Banca Monte dei Paschi di Siena. Si tratta di un consiglio eterogeneo, che unisce profili industriali, accademici e finanziari, con una significativa presenza di amministratori indipendenti, a conferma dell’intento di Mps di garantire equilibrio, trasparenza e continuità nella governance di Mediobanca.
Nel suo primo messaggio ai dipendenti, Melzi d’Eril ha espresso entusiasmo e rispetto per la storia dell’istituto: “Care colleghe e cari colleghi, sono emozionato e onorato di poter assumere questa carica in un gruppo che è al centro del sistema finanziario del nostro Paese da decenni, grazie alla qualità e alla dedizione delle persone che ci lavorano”.
L’assemblea ha approvato anche il bilancio al 30 giugno 2025 e la distribuzione di un dividendo unitario di 1,15 euro per azione, di cui 0,56 già corrisposti a maggio come acconto e il saldo di 0,59 in pagamento il prossimo 26 novembre. Via libera anche alle nuove politiche di remunerazione 2025-2026 e al piano di Performance Shares per il biennio. È stato inoltre conferito a PriceWaterhouseCoopers l’incarico di revisione legale dei conti fino al 2034, in sostituzione di EY.
Il CdA ha infine convocato per il 1° dicembre 2025 un’assemblea straordinaria per modificare lo statuto e recepire formalmente l’inclusione di Mediobanca nel gruppo Montepaschi, allineando la chiusura dell’esercizio sociale al 31 dicembre.
Il passaggio di Mediobanca sotto il controllo senese rappresenta un evento senza precedenti nella storia bancaria italiana, una fusione culturale e strategica tra due istituti dalle radici profondamente diverse, la potenza d’investimento e consulenza di Piazzetta Cuccia e la tradizione territoriale e retail di Mps. Il nuovo corso, nelle intenzioni di Melzi d’Eril e del presidente Grilli, punta a rafforzare la leadership nei servizi di investment banking e wealth management, preservando al tempo stesso la reputazione di eccellenza che Mediobanca ha costruito in oltre settant’anni.
La sfida, ora, sarà integrare culture e strategie diverse mantenendo la fiducia dei mercati e la continuità di un marchio che ha segnato la storia economica del Paese.