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La strana coppia

di Barbara Leone
 
La strana coppia

Nel vasto, sterminato e ormai completamente fuori controllo zoo delle celebrità da social, dove il trash non è solo religione ma anche legge, istituzione e, diciamolo pure, ragione di vita, ecco sorgere un nuovo sodalizio destinato a riscrivere la storia. No, non parliamo di un ritorno in auge dei grandi sodalizi artistici alla Beckett e Keaton, alla Coppola e Tom Waits, alla Miles Davis & Prince, alla Tom e Jerry (che, per inciso, avevano una coerenza narrativa invidiabile rispetto a quello che stiamo per raccontare). No, signore e signori, preparatevi al duo che non sapevamo di volere, che nessuno ha richiesto, ma che ora ci ritroviamo davanti senza alcuna possibilità di scampo: Maria Rosaria Boccia e Rita De Crescenzo. Da un lato la femme fatale di Pompei, la donna che ha fatto piangere e cadere un ministro con la stessa leggerezza con cui si smarrisce un ombrello in un bar e che con la sua incontenibile prorompenza ha fatto tremare Montecitorio provocando un’onda d’urto degna di un’eruzione vesuviana. Dall’altro la regina indiscussa di TikTok, la donna che ha trasformato Roccaraso nella nuova Ibiza, la paladina del turismo 2.0, colei che potrebbe tranquillamente rilevare l’ENIT e trasformare ogni paesino sperduto d’Italia in una meta di culto con la sola forza del lip-sync e dei balletti in costume. Due donne, un solo destino: rivoluzionare il sistema comunicativo italiano. E chi siamo noi per dubitare di una siffatta impresa?

L’annuncio della loro collaborazione è avvenuto, manco a dirlo, su TikTok, la moderna agorà digitale dove il pensiero critico si mescola con i tutorial su come sciogliere i nodi al pettine, i balletti e le ricette keto. Il video in questione, in cui le due paladine della comunicazione si mostrano fiere e radiose, ha subito fatto il botto, accumulando la strabiliante cifra di ben 2000 visualizzazioni. Un successo paragonabile a quello di un power point aziendale mostrato in una riunione del lunedì mattina. Ma attenzione, non lasciatevi ingannare dagli esigui numeri dei social. Perché questa collaborazione potrebbe essere il Big Bang di un nuovo universo mediatico. Tradotto: l’ennesimo tentativo di monetizzare il nulla. Nel video di presentazione, Boccia, con la serietà di chi ha appena ricevuto l’illuminazione divina, annuncia con solennità: “Racconteremo tutto il sistema comunicativo italiano”. Un’affermazione che, senza un’adeguata traduzione, potrebbe sembrare una minaccia. De Crescenzo, dal canto suo, rincara la dose con un discorso di grande spessore linguistico e contenutistico: “Ci siamo quasi. Una bellissima sorpresa per tutti quanti, per tutta la gente che ci vuole bene, pure per quella che ci vuole male, per la gente che ci giudica e per quella che ci punta il dito contro.” Insomma, un prodotto inclusivo, pensato per tutti: fan, haters, scettici e marziani di passaggio.

E se già così vi sembra tanto, sappiate che non saranno sole. No, perché il duo potrebbe presto trasformarsi in una compagnia teatrale dell’assurdo, una task force del trash, un’armata Brancaleone della comunicazione social. Maria Rosaria lo ha già annunciato con sibillina sicurezza: “E non saremo sole”. Un’affermazione che lascia spazio a ogni possibile scenario. Filosofi e sociologi? Testimoni scomodi? Ex ministri? Chi può dirlo. Ciò che è certo è che il progetto è ambizioso. Il pubblico sarà pronto? I follower sapranno cogliere la rivoluzione comunicativa in atto? I primi numeri sembrano suggerire un tiepido entusiasmo: 9600 cuoricini, 469 interazioni e 1593 inoltri. Forse la platea sta ancora metabolizzando l’enormità dell’evento. Forse è solo il silenzio prima della tempesta. O forse, semplicemente, l’umanità non è pronta per questo livello di consapevolezza mediatica.

Ma c'è un altro interrogativo che tormenta le menti più raffinate del web, quelle che sanno riconoscere un capolavoro quando lo vedono e che hanno già intuito che siamo davanti a un’opera d’arte dell’assurdo: chi tra le due riuscirà a fregare l’altra? Sarà la Boccia a cavalcare l’onda mediatica della De Crescenzo per risorgere dalle ceneri della sua (fallimentare) carriera politica, con la grazia di una fenice che si rialza dalle fiamme con le extensions ancora perfette? O sarà la De Crescenzo a usare la Boccia come trampolino di lancio per un nuovo format di infotainment che mescola scandalo, margarina, turismo e folklore napoletano in un frullato di contenuti che farebbe impallidire perfino i migliori esperti di comunicazione? Il duello è aperto, il ring è pronto, e il gong sta per suonare. Nel frattempo, il popolo di internet attende con ansia il prossimo post, pardon capitolo, di questa storia. Potrebbe portarci a nuove vette di intrattenimento, al trash elevato a forma d’arte, o potrebbe trascinarci nel baratro dell’incomunicabilità assoluta, una sorta di apocalisse digitale dove le parole perdono ogni significato e tutto si riduce a emoticon e gesticolazioni frenetiche. Cosa che, a conti fatti, sarebbe comunque un esperimento sociologico interessante. Sangiuliano aiutaci tu… Oppsss, volevo dire San Gennaro, che qua ci vuole proprio un miracolo!

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