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Investire attivamente in un ambiente caratterizzato da rapidi cambiamenti politici

a cura di William Davies, Global Chief Investment Officer di Columbia Threadneedle Investments
 
Investire attivamente in un ambiente caratterizzato da rapidi cambiamenti politici

Da inizio anno, il 2025 si è caratterizzato per un’elevata volatilità sui mercati dei capitali. Sul fronte azionario, le preoccupazioni legate all’introduzione dei dazi statunitensi hanno influenzato negativamente i mercati, mentre la sospensione delle tariffe reciproche ha favorito una ripresa globale degli indici azionari. Parallelamente, i cambiamenti politici in Europa, in particolare l’elezione di Friedrich Merz a Cancelliere tedesco e il conseguente allentamento delle restrizioni sul debito, hanno alimentato aspettative di crescita più robusta nel continente, con un possibile rallentamento negli Stati Uniti.

 

Questi fattori hanno inciso sia sui mercati azionari sia sui mercati del reddito fisso, dove si è osservato un calo dei rendimenti obbligazionari negli Stati Uniti a partire dal 2025, contrapposto a un incremento in Europa. Nel segmento del credito, l’incertezza generata soprattutto dai dazi ha determinato un ampliamento degli spread, in particolare sui titoli a basso rating. La capacità di rispondere tempestivamente alle evoluzioni politiche e di mercato si conferma dunque fondamentale. In contesti di volatilità come quella che sta caratterizzando il 2025, è essenziale distinguere chiaramente le aree di maggiore convinzione da quelle a minore certezza.

 

Gli Stati Uniti hanno introdotto tariffe elevate a livello globale, differenziate per Paese. Il 2 aprile è stata annunciata l’introduzione di dazi, in alcuni casi fino al 10%, accompagnate da tariffe reciproche ancora più gravose. L’applicazione di tali dazi avrebbe potuto limitare significativamente gran parte della catena di approvvigionamento globale. Tuttavia, una settimana dopo è stata sospesa l’applicazione delle tariffe reciproche più elevate, ad eccezione di quelle verso la Cina. Questa pausa ha ridimensionato le aspettative di un forte rallentamento economico e ha alimentato la speranza di apertura a negoziati che evitassero lo scenario peggiore. Le trattative condotte da Scott Bessent con la Cina sulle tariffe reciproche e la loro sospensione hanno nuovamente generato volatilità nelle aspettative economiche. L’aspetto fondamentale emerso quest’anno è che, pur percependo la minaccia di cambiamenti economici significativi, tali esiti potrebbero non essere definitivi. È quindi essenziale distinguere tra i cambiamenti probabili e quelli che potrebbero attenuarsi nel corso del tempo.

 

Un approccio equilibrato alla gestione del portafoglio risulta oggi quanto mai cruciale. Reagire a ogni annuncio di politica economica può infatti rivelarsi controproducente, soprattutto quando tali proposte vengono rapidamente riviste o annullate, causando disallineamenti nel mercato. Per questo motivo, è importante mantenere una visione prudente e non reagire impulsivamente a ogni annuncio politico. La nostra convinzione principale riguarda oggi l’Europa, dove riteniamo che l’allentamento del freno al debito in Germania possa favorire una crescita economica più sostenuta rispetto alle previsioni iniziali. Questa visione si riflette nelle decisioni di allocazione dei portafogli, che si orientano verso i cambiamenti politici ritenuti più solidi.

 

Per il 2025, prevediamo quindi una crescita più robusta in Europa e un rallentamento negli Stati Uniti, pur restando cauti riguardo all’impatto potenziale di misure come la riduzione della regolamentazione e delle tasse negli USA, i cui effetti positivi non si sono ancora concretizzati. Pertanto, è opportuno non dare per scontata una minore crescita negli Stati Uniti, considerando la possibilità di un’inversione di tendenza nel corso dell’anno. Rimane essenziale valutare durate ed effettivi impatti delle decisioni politiche che verranno prese durante il corso del 2025. La raccomandazione agli investitori è di evitare reazioni impulsive ai cambiamenti politici, concentrandosi solo su quelli che si ritiene possano avere effetti duraturi nel tempo.

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