Nei primi nove mesi del 2024, il mercato delle auto nuove in Italia registra una crescita modesta, con un aumento dell’1,9% delle immatricolazioni e del 3,8% delle richieste di finanziamento rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo andamento, seppur positivo, evidenzia un rallentamento rispetto all’inizio dell’anno e segnala alcune criticità legate al potere d’acquisto e una flessione nella presenza dei giovani. La fascia d’età 18-29 anni, infatti, registra un calo del 3,1% nelle immatricolazioni e dello 0,8% nelle richieste di finanziamento per l’acquisto di automobili nuove, evidenziando una stagnazione nell’accesso a questo mercato. Questa tendenza è influenzata da un minor potere di acquisto delle famiglie, dall’aumento generale dei prezzi delle auto (dovuto al rincaro di materie prime ed energia, nonché all’arricchimento dei contenuti tecnologici di prodotto e agli adeguamenti alle nuove norme di sicurezza), ma anche dalle condizioni di finanziamento, che restano ancora poco favorevoli rispetto al passato. Un segnale in tal senso è l’aumento - dal 17,8% dei primi 8 mesi del 2023 al 22% nei primi 8 mesi del 2024 - delle maxi-rate finali superiori a 20.000 euro per i finanziamenti di auto nuove: un incremento che potrebbe indicare una maggiore propensione all’indebitamento o la necessità di diluire i pagamenti nel tempo da parte di questo segmento della clientela. Al contrario, la fascia 46-60 anni, che tipicamente vanta una maggiore stabilità economica, si conferma trainante per il mercato, rappresentando quasi il 40% delle richieste di finanziamento e il 36,5% delle immatricolazioni.
Queste alcune delle evidenze dell’Osservatorio Credit & Mobility realizzato congiuntamente da Experian, principale società di global information al mondo, e UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, che con cadenza semestrale analizza i trend di mercato delle auto nuove o usate e dei veicoli commerciali leggeri, e l’andamento delle richieste di strumenti finanziari.
“Comprendere le dinamiche di un mercato critico e in continua evoluzione come quello automotive è fondamentale per supportare le decisioni strategiche di consumatori e aziende" dichiara Armando Capone, CEO di Experian Italia. “Mettendo in relazione il nostro patrimonio dati con quello di UNRAE possiamo offrire una visione chiara dei trend in atto per aiutare gli operatori del settore a decifrare le complessità del mercato e a individuare le opportunità di crescita. Experian si impegna a promuovere soluzioni innovative per un accesso al credito più equo e conveniente”.
“Ormai da decenni il mercato automotive, sia del nuovo che dell’usato, è legato a quello dei prodotti finanziari che si evolvono con i tempi per andare incontro alle esigenze dei clienti”, dichiara Andrea Cardinali (nella foto), Direttore Generale di UNRAE. “Per leggere correttamente i fenomeni del primo, dunque, diventa sempre più importante comprendere quelli del secondo, e viceversa. UNRAE, fonte ufficiale dei dati di mercato automotive in Italia e parte del Sistema Statistico Nazionale dal 2013, ha trovato in Experian il partner naturale per implementare uno strumento di valore aggiunto che mettesse a fattor comune le expertise e i patrimoni informativi di questi due mondi così diversi ma così vicini”.
L’analisi congiunta dei dati rilevati da Experian e UNRAE ha permesso di individuare un anticipo sistematico di circa 3-5 mesi delle variazioni di richieste di finanziamento rispetto ai movimenti relativi a immatricolazioni e trasferimenti di proprietà. Di conseguenza, l’incremento del +2,3% nelle richieste di finanziamento per le auto nuove e del +12% per le auto usate a settembre fa supporre una potenziale crescita in particolare dei trasferimenti di proprietà tra la fine dell’anno e i primi mesi del 2025.
L’usato è una scelta sempre più diffusa nelle regioni a minor reddito pro capite
Il mercato dell’usato si conferma un’alternativa sempre più valida all’acquisto di un’auto nuova, con una crescita del 6,7% nei trasferimenti di proprietà e del 10,9% nelle richieste di finanziamento nei primi 9 mesi del 2024.
Analizzando questa tendenza, emergono disomogeneità geografiche che hanno chiara base socio-demografica. L’analisi regionale rivela infatti significative differenze nelle abitudini di acquisto e, parallelamente, nell’accesso al credito: il 60% delle richieste di finanziamento per auto nuove arriva da 5 regioni tutte collocate nel Centro/Nord (Lombardia, Lazio, Toscana, Veneto e Emila Romagna). Oltre un quinto delle richieste di finanziamento per l’acquisto di auto nuove è collocato in Lombardia (21,3%), a fronte di una quota di mercato del 15,7% per le immatricolazioni, quasi pari a quella del Trentino-Alto Adige (15,3%), influenzata dagli acquisti del noleggio. Al contrario, Sicilia, Campania e Puglia detengono da sole il 38,4% delle richieste di finanziamento per l’acquisto di auto usate, sebbene anche in questa categoria al terzo posto ci sia la Lombardia con l’11,8% delle richieste.
Inoltre, la crescita dei finanziamenti con durata oltre i 5 anni per le auto usate (+14,5%) evidenzia la necessità di soluzioni finanziarie flessibili che consentano di diluire la spesa e rendere l’acquisto più accessibile.
L’impatto della transizione energetica sulla scelta dell’auto
Il mix di alimentazioni nel mercato automotive si sta modificando in modo significativo secondo l’evoluzione delle scelte dei consumatori. Il diesel, un tempo protagonista indiscusso, continua infatti a perdere terreno (immatricolazioni -22,8% nei primi 9 mesi del 2024), mentre le ibride elettriche (HEV) si affermano come la soluzione più popolare (+12,9% nello stesso periodo), combinando efficienza e riduzione delle emissioni.
La transizione energetica fatica invece a decollare nel mercato del nuovo per quanto riguarda le auto a bassissime e zero emissioni. Le immatricolazioni di auto ibride plug-in (PHEV) sono diminuite significativamente nonostante gli incentivi, che non vengono pienamente utilizzati. Le auto elettriche pure (BEV) hanno esaurito rapidamente i fondi a loro disposizione e, pur crescendo più del mercato complessivo, hanno una quota di mercato che rimane notevolmente inferiore rispetto alla media europea. La transizione verso la mobilità sostenibile potrebbe subire un ulteriore rallentamento nel 2025 in assenza di un rinnovo dell'Ecobonus.
Le nuove alimentazioni sono tutte in crescita sul mercato dell’usato, partendo da valori assoluti e quote di mercato molto contenute, come effetto della maggior disponibilità nel circolante.
Prudenza e attenzione ai costi per i veicoli commerciali
Il mercato dei veicoli commerciali, pur registrando una crescita del 10,6% nelle immatricolazioni e del 4,7% nei trasferimenti di proprietà, mostra una dinamica più cauta rispetto al mercato delle autovetture. La minore propensione al finanziamento e la contrazione delle durate, con un aumento della domanda concentrato sui finanziamenti fino a 15.000€ (+3,7%), suggeriscono un approccio più conservativo da parte di aziende e partite IVA, molto attente alla gestione dei costi in un periodo di incertezza economica.