Il fratello di Musk in visita a Palazzo Chigi. Ora aspettiamo il cugino e un cognato...

Nella foto Kimbal Musk con Andrea Stroppa

Nostra culpa, nostra maxima culpa: non avendo sott'occhio uno stato di famiglia di Elon Musk, non sapevamo una delle notizie fondamentali che un giornalista deve necessariamente avere nel suo bagaglio di conoscenza.

L'uomo più ricco del mondo ha un fratello, che si chiama Kimbal. 

Chi vive nella Capitale o frequenta qualche romano purosangue avrebbe a portata di mano un commento, il più folgorante che ci sia per dire: e chi se ne frega. Comincia per sti e finisce come forse tutti sanno.

Quello a che volgo non era dato sapere è che il piccolo di casa Musk in queste ore era a Roma. 

E sin qui, sti come sopra...

Ma la cosa che deve fare riflettere tutti è cosa Kimbal Musk, molto amico di Andrea Stroppa, il braccio destro del multimiliardario, ha fatto: è andato a Palazzo Chigi per incontrare, per quel che si sa, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. 

E lo ha fatto accompagnato dalla moglie di Andrea Bocelli...

Ora, dato per scontato che ciascuno di noi ha le sue ambizioni e che il giovane Musk sarà anche un noto imprenditore, non è che tutti quelli che chiedono di incontrare un ministro della Repubblica sono accontentati. 

Ma forse, a fungere da passepartout, c'è stato il fatto che, alla porte dell'austero palazzo, s'è presentato indossando un cappello da cowboy. Non sappiamo se fosse un iconico Stetson o un cappello comprato ad un discount del Texas, fatto sta che se l'è calcato in testa ed è entrato ed è stato ricevuto.

Per discutere di cosa non è dato sapere (la signora Bocelli ha parlato genericamente di un progetto), ma l'interrogativo scatta immediato: se non fosse stato il ''fratello di cotanto fratello'' e ma se si fosse chiamato Gennaro Esposito o Pierluigi Carugati, o Gavino Piredda o Bepi Bruseghin avrebbe avuto la stessa corsia preferenziale?

Lasciamo alla Storia, quella con la maiuscola l'ardua sentenza.