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Giornata mondiale vittime della strada, Italia in lento progresso, obiettivo 2030 a rischio

di Redazione
 
Giornata mondiale vittime della strada, Italia in lento progresso, obiettivo 2030 a rischio
Oggi, terza domenica di novembre, ricorre la Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada, istituita ufficialmente dalle Nazioni Unite nel 2005. La ricorrenza è un momento solenne di riflessione e memoria dedicato non solo a chi ha perso la vita o è rimasto ferito negli incidenti, ma anche ai soccorritori e a tutti coloro che lavorano per aumentare la sicurezza stradale . La Giornata mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'enorme impatto umano e sociale della violenza stradale, spesso causata da eccesso di velocità, distrazione o mancato rispetto delle regole.

L'occasione è cruciale per rinnovare l'impegno verso comportamenti responsabili e politiche efficaci, specialmente in Italia, dove i dati, pur mostrando un miglioramento storico, rivelano un rallentamento preoccupante nel raggiungimento dei traguardi europei.

L'ultimo rapporto semestrale congiunto ACI-Istat, diffuso in concomitanza con la Giornata, offre una panoramica aggiornata della situazione nazionale, utilizzando stime preliminari relative al primo semestre del 2025.

Tra gennaio e giugno 2025, si sono verificati 82.344 incidenti con lesioni a persone (-1,3% rispetto al 2024), con 111.090 feriti (-1,2%) e 1.310 decessi (-6,8%). In media, ciò si traduce in oltre 7 vittime al giorno e circa 19 incidenti ogni ora.

Guardando ai due decenni passati, la riduzione delle vittime stradali in Italia è stata notevole, con un calo del 60,1% rispetto al primo semestre del 2001.

Nonostante la riduzione storica, il progresso appare rallentato e l'obiettivo fissato dalla Commissione Europea di dimezzare le vittime e i feriti gravi entro il 2030 (prendendo come riferimento il 2019) resta "impegnativo".

Rispetto al primo semestre del 2019, il calo degli incidenti è stato contenuto (-1,5%) e quello dei feriti pure (-5,0%). La riduzione dei decessi (-14,6%) è più marcata, ma insufficiente per proiettare l'Italia verso il traguardo del dimezzamento entro cinque anni.

Analizzando le tipologie di strada, emerge un dato in controtendenza che richiede attenzione immediata:

Aumento in autostrada: rispetto al primo semestre del 2024, le vittime registrano un aumento del +4,4% sulle autostrade.

Miglioramento su altre reti: si è registrata invece una diminuzione sulle strade urbane (-8,4%) e su quelle extraurbane (-7,1%).

Nonostante il calo più marcato in città, le strade urbane sono il luogo in cui si verifica la maggior parte degli incidenti (73,3%), mentre quasi la metà delle vittime (49,1%) si registra sulle strade extraurbane, dove l'impatto è mediamente più grave.

Il quadro complessivo è complesso: se da un lato il traffico sulle autostrade è rimasto sostanzialmente stabile nei primi quattro mesi del 2025 (+0,3%), la densità e la velocità del flusso richiedono misure immediate per invertire l'andamento negativo. La Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada funge così da forte richiamo a rafforzare la prevenzione, la sanzione dei comportamenti a rischio (come la distrazione e l'ebbrezza) e l'educazione stradale.
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