Il primo ministro francese, François Bayrou, si presenta oggi all'Assemblée Nationale chiedendo un voto di fiducia che, numeri alla mano, potrebbe non ottenere, aprendo la strada alle dimissioni del suo governo di minoranza e costringendo il presidente Macron a confrontarsi con la possibilità, concreta, dello scioglimento del Parlamento e di elezioni anticipate. La Costituzione prevede che siano conteggiati solo i voti a favore o contro la richiesta di fiducia, quindi senza che nel computo vengano contemplati le astensioni e, ovviamente, gli assenti.
Se i "contrari" raggiungeranno la maggioranza dei voti espressi, Bayrou dovrà presentare le dimissioni del suo governo al presidente Emmanuel Macron. Se i favorevoli dovessero prevalere lui resterà in carica.
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I quattro gruppi di sinistra e il Rassemblement National di estrema destra, che insieme contano 315 seggi (55%) dei 574 attualmente assegnati, hanno annunciato che voteranno contro il governo. Si tratta di France Insoumise (sinistra radicale, 71 seggi); comunisti (17 seggi); socialisti (66 seggi); Verdi (38 seggi); Rassemblement National (123 seggi).
Il voto non favorevole è stato anticipato anche dall'Union des Droites pour la République (15 seggi, alleato del RN), anche se il gruppo non ha chiarito se se voterà contro o si asterrà.
I quattro gruppi della coalizione di governo di Bayrou, con un totale di 207 seggi, hanno tutti confermato l'appoggio al governo. Sono: Ensemble Pour la République (91 seggi), il cui nucleo è costituito dal partito di Macron; il partito centrista MoDem (36 seggi), guidato da Bayrou; il partito di centro-destra Orizzonti (34 seggi); i conservatori Les Républicains (46 seggi).
La maggioranza del gruppo misto voterà contro il governo.
Infine, gli 11 legislatori non affiliati non sono membri di alcun gruppo. Ci si aspetta che dividano i loro voti tra favorevoli, contrari e astensioni.