Economia

Feralpi Group, nel 2024 investimenti record per acciaio sostenibile ma pesa il caro-materie prime

di Redazione
 
Feralpi Group, nel 2024 investimenti record per acciaio sostenibile ma pesa il caro-materie prime
Il 2024 si è chiuso con luci e ombre per Feralpi Group, tra i principali produttori siderurgici europei. Il bilancio consolidato registra una produzione in crescita del 6,4% su base annua, pari a 2,6 milioni di tonnellate, a fronte di ricavi in calo a 1,65 miliardi di euro rispetto ai 1,72 miliardi del 2023. A pesare è stata la riduzione dei prezzi di vendita unita all’aumento dei costi delle materie prime, fattori che hanno portato l’Ebitda a 27,6 milioni e il risultato netto in negativo per 37,7 milioni di euro.

Nonostante ciò, il gruppo guidato da Giuseppe Pasini (nella foto) ha confermato la propria vocazione alla sostenibilità e all’innovazione. Nel 2024 sono stati realizzati investimenti tecnici per 223 milioni di euro, di cui oltre l’80% con contenuto ESG, che hanno portato a significativi progressi nella decarbonizzazione. Le emissioni specifiche di CO₂ sono state ridotte del 39% rispetto al 2022, mentre il consumo di acqua è calato del 22%.

Tra i progetti di punta, spiccano il nuovo laminatoio nello stabilimento tedesco di Riesa, la nuova linea rotoli a Lonato del Garda, il potenziamento del trattamento acque e l’installazione di impianti fotovoltaici. A Lecco, nello stabilimento Caleotto, è stata avviata una moderna linea per gli acciai speciali.

Il valore economico generato per gli stakeholder ha raggiunto 1,7 miliardi di euro (+7% a/a), con un incremento particolarmente significativo per i dipendenti (+10%). L’organico è salito a 1.986 unità, distribuite tra Italia e Germania, con un aumento del 3,3% rispetto all’anno precedente.

Il gruppo ha mantenuto una solida impronta internazionale: il 62% dei ricavi è stato generato all’estero, con una crescita della presenza in Polonia e Repubblica Ceca. Tuttavia, il contesto globale resta complesso: l’Europa arretra e rappresenta solo il 6,8% della produzione mondiale di acciaio, mentre la Cina consolida la propria leadership con una capacità produttiva in eccesso.

Pasini ha ribadito la strategia del gruppo: “Abbiamo continuato a investire in misura straordinaria, nel rispetto del nostro piano industriale, per estendere la gamma dell’offerta e produrre acciai a basso impatto grazie all’elettrificazione dei processi produttivi. Il nostro obiettivo resta quello di un modello di business resiliente e sostenibile”.
 
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