Economia

Dazi Usa sui pacchi sotto gli 800 dollari

di Redazione
 
Dazi Usa sui pacchi sotto gli 800 dollari
Dal oggi 29 agosto cambia radicalmente lo scenario per chi spedisce pacchi verso gli Stati Uniti. È infatti entrata in vigore la decisione della nuova amministrazione Trump di applicare dazi anche alle spedizioni di valore inferiore a 800 dollari, fino ad oggi esentate grazie al regime “de minimis”. La misura, annunciata a fine luglio, comporta che tutti i pacchi contenenti merci destinate al mercato americano saranno soggetti alle tariffe doganali, fatta eccezione per i regali fino a 100 dollari e per i beni personali trasportati direttamente dai viaggiatori entro i 200 dollari.

Per l’Italia e gli altri Paesi dell’Unione Europea si applicherà un’aliquota del 15%, come stabilito dall’intesa siglata tra Donald Trump e Ursula von der Leyen. Per i prossimi sei mesi il Dipartimento del Commercio Usa potrà fissare importi fissi per le spedizioni con valori compresi tra 80 e 200 dollari, differenziati a seconda della tipologia di prodotto.

Il nuovo regime doganale ha effetti immediati sulla logistica internazionale e sulle imprese che operano con l’export verso gli Stati Uniti. Poste Italiane, insieme ad altri grandi operatori europei come La Poste, Deutsche Post, Correos, Royal Mail e i servizi postali belgi, svedesi, danesi e austriaci, ha sospeso le spedizioni verso gli Usa già dal 23 agosto per evitare criticità operative. I servizi temporaneamente non disponibili includono Poste Delivery Globe, Poste Delivery International Standard, Poste Delivery Business International Standard e Plus, Crono Internazionale ed Export Box.

Restano invece attivi alcuni canali alternativi, come le spedizioni effettuate direttamente da ufficio postale, la corrispondenza priva di merci e i servizi parcel gestiti tramite network internazionali in grado di applicare i nuovi dazi a carico dei destinatari, tra cui PosteDeliveryBusiness International Express e Internazionale Espresso.

L’abolizione del regime “de minimis” rischia di avere un forte impatto soprattutto sulle piccole e medie imprese italiane ed europee che fino ad oggi beneficiavano dell’esenzione per le vendite online di prodotti a basso valore unitario. La nuova tassazione, oltre a incidere sui costi, introduce incertezza per le procedure burocratiche e documentali, ancora da definire in modo chiaro dalle autorità statunitensi.
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