Attualità
Camper su misura e cani d’assistenza: così il turismo accessibile può cambiare la vita delle persone con disabilità
di Redazione

In Italia, secondo i dati ISTAT del 2025, le persone con disabilità sono circa 2,9 milioni, pari al 5% della popolazione totale. Una platea eterogenea, che include difficoltà cognitive, fisiche e motorie, tutte condizioni che richiedono attenzione speciale, soprattutto quando si è lontani da casa. Per molti, un compagno a quattro zampe, e in particolare il cane, diventa un supporto prezioso. Non solo per la compagnia, ma per il concreto aiuto nelle attività quotidiane. Lo conferma lo studio inglese “The impact of living with assistance dog placements on quality of life” del 2024, che ha rilevato come la presenza di un cane d’assistenza migliori la qualità della vita di bambini e adulti con disturbi dello spettro autistico o disabilità fisiche, rafforzando autonomia e autostima. Eppure, in Italia il turismo accessibile resta ancora un terreno impervio. Il convegno “Consumatori e Disabilità” del 2025, organizzato da Consumers’ Forum, ha sottolineato che oltre il 90% delle strutture ricettive presenta barriere architettoniche, sensoriali e culturali. “Se a queste difficoltà si aggiunge quella di trovare strutture che accettino animali da compagnia, viaggiare per una persona con disabilità può diventare quasi impossibile”, spiega ad Askanews Furio Tuzzi, presidente dell’associazione. In questo contesto, il camper emerge come una soluzione pratica e flessibile. “Tante famiglie non desiderano necessariamente un cane da assistenza, cercano semplicemente un animale ben educato che diventi compagno di vita della persona più fragile. Portare il cane in vacanza non è sempre semplice, ma il camper offre spazi personalizzati per il disabile e per l’animale, trasformandosi in una casa conosciuta dove entrambi si sentono al sicuro”, sottolinea Monica Morelli, istruttore cinofilo de Il Branco di Emily. Marta Vappiani, psicologa e responsabile dei progetti di Impronte nell’Anima APS, aggiunge: “Per il benessere delle persone con disabilità è fondamentale mantenere continuità affettiva. Il camper consente di viaggiare insieme ai familiari e all’animale, riscoprendo affetti, intimità domestica e spazi di casa anche lontano da casa”.
Sul fronte economico, però, permangono ostacoli normativi. Assocamp, Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali, parte di Confcommercio, da anni promuove la campagna per estendere l’agevolazione IVA al 4% anche all’acquisto di camper adattati per disabili, finora riservata solo a veicoli come automobili, furgoni o pulmini. “Per molti, affrontare l’acquisto e l’adattamento di un camper resta proibitivo – spiega Ester Bordino, presidente Assocamp – eppure questi mezzi non sono solo ideali per le vacanze: consentono spostamenti sanitari, permettono ai parenti di restare vicino ai propri cari in ospedale, in un ambiente privato e familiare. Chiediamo che l’agevolazione IVA venga estesa anche agli autocaravan, per ridurre questa discriminazione”.