Automotive

Anfia pubblica il focus Italia sulla produzione automotive a settembre 2024

di Anfia
 
Secondo i dati ISTAT, a settembre 2024 l’indice della produzione industriale è in calo del 4,0% rispetto a settembre 2023 ed in calo dello 0,4% rispetto ad agosto 2024. Anche l’indice della produzione per il solo settore automotive, è in calo, nello specifico del 30,0% rispetto a settembre 2023 e cala del 10,3% rispetto al mese precedente.

Nel cumulato dei primi nove mesi del 2024, l’indice della produzione industriale, nel suo complesso registra un calo (-3,3%). Nello stesso periodo, il settore automotive registra un decremento del 19,6%.

A settembre 2024, i singoli comparti del settore automotive mostrano le seguenti variazioni tendenziali:

• l’indice della produzione di autoveicoli (cod. ATECO 29.1) è in calo del 42,6% nel mese e del 25,5% nel cumulato.

• l’indice della produzione di carrozzerie R&S (cod. ATECO 29.2) incrementa dello 0,3% nel mese e incrementa del 9,5% nel cumulato.

• l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli (cod. ATECO 29.3) risulta in calo del 16,9% nel mese e del 18,4% nel cumulato.

Per quanto riguarda la produzione rilevata da ANFIA, il totale delle autovetture prodotte nel mese di settembre ammonta a circa 25mila unità di volume, in calo del 50,5% rispetto a settembre del 2023. Nel cumulato dei nove mesi sono state prodotte 256mila autovetture, in calo del 38,3% sullo scorso anno. Il totale degli autoveicoli prodotti nei primi tre trimestri del 2024 sfiora le 474mila unità, in calo del 27,6% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Nel terzo trimestre del 2024 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2020, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente e sia cresciuto dello 0,4% rispetto al terzo trimestre del 2023. Il terzo trimestre del 2024 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2023. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria e di un aumento in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2024 è pari a 0,4%. Sul fronte del mercato del lavoro, a settembre 2024, rispetto al mese precedente, diminuiscono occupati e disoccupati, a fronte della crescita degli inattivi. L’occupazione diminuisce (-0,3%, pari a -63mila unità) tra uomini e donne, tra i dipendenti, tra i 15-24enni e i 35-49enni, è sostanzialmente stabile per gli autonomi e per chi ha almeno 50 anni, mentre aumenta tra i 25-34enni. Il tasso di occupazione cala al 62,1% (-0,1 punti).

Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-0,9%, pari a -14mila unità) tra gli uomini e tra chi ha 35 anni o più, mentre aumenta tra le donne e gli under 35. Il tasso di disoccupazione è stabile al 6,1%, quello giovanile sale al 18,3% (+0,3 punti). La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-8,5%, pari a -147mila unità) e all’aumento degli inattivi (+1,1%, pari a +138mila unità). Secondo Istat, a ottobre 2024 sia l’indice del clima di fiducia dei consumatori sia l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sono stimati in diminuzione (da 98,3 a 97,4 e da 95,6 a 93,4 rispettivamente).

Tra i consumatori, si evidenzia un diffuso peggioramento delle opinioni sulla situazione economica generale e su quella futura: il clima economico cala da 103,9 a 99,7 e quello futuro si riduce da 97,4 a 95,0. Invece, si stima un lieve aumento per il clima personale (da 96,3 a 96,6) e per quello corrente (da 99,0 a 99,2). Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia diminuisce nella manifattura (da 86,6 a 85,8) e, soprattutto, nei servizi di mercato (da 100,4 a 95,3) mentre cresce nelle costruzioni (da 101,9 a 103,9) e nel commercio al dettaglio (l’indice passa da 102,3 a 103,7). L’indagine ISTAT di ottobre sulle intenzioni di acquisto di un’autovettura nuova nei prossimi 12 mesi, evidenzia un decremento delle risposte «sì» e «certamente sì» al 10,1%, rispetto all’10,3% di ottobre. Le risposte «certamente no», invece, calano dal 79,7% al 78%.

Focus Italia Produzione Automotive SETTEMBRE 2024
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