ANIA, Liverani: "L’assicurazione è la chiave dell’unione del risparmio e degli investimenti europei"

di Redazione

A un anno dal lancio della "Savings and Investments Union (SIU)", l’ANIA ha riunito a Roma istituzioni e rappresentanti del settore finanziario per discutere risultati e prospettive di una delle iniziative più ambiziose della nuova politica economica europea. Al centro del dibattito, il ruolo dell’assicurazione come motore della crescita sostenibile e canale privilegiato per convogliare il risparmio delle famiglie verso investimenti produttivi.

Aprendo i lavori del convegno internazionale "Unione del risparmio e degli investimenti: risultati e prospettive - Stato dell'arte a quasi un anno dal suo lancio", il presidente Giovanni Liverani ha ricordato come l’Europa affronti una stagione di instabilità senza precedenti, segnata da guerre, crisi energetiche e rischi demografici. “L’obiettivo della SIU, ha spiegato, è orientare i risparmi dei cittadini verso progetti produttivi, creando nuove opportunità per le imprese e rafforzando la competitività del continente. Ma per riuscirci serve il contributo pieno del settore assicurativo, che già oggi gestisce oltre 9.500 miliardi di euro di asset e rappresenta il principale investitore istituzionale europeo”.

Il presidente ANIA ha richiamato tre pilastri che definiscono la centralità del settore: la capacità di proteggere famiglie e imprese liberando risorse oggi immobilizzate in risparmio precauzionale, la funzione di investitore di lungo periodo, essenziale per infrastrutture, innovazione e transizione verde, e il ruolo di catalizzatore del risparmio stabile, indispensabile per la resilienza economica europea. “Se solo il 10% della liquidità detenuta dalle famiglie europee fosse reindirizzata verso assicurazioni e fondi pensione, ha ricordato, si genererebbero oltre 400 miliardi di euro di nuovi investimenti nei mercati dell’Unione”.

Tuttavia, ha avvertito Liverani, le prime iniziative della Commissione non riconoscono pienamente il valore dell’assicurazione. In particolare, la Raccomandazione sui Savings and Investment Accounts (SIA) ha escluso il comparto assicurativo dal perimetro dei prodotti finanziari europei. “È un errore, ha sottolineato, perché gli strumenti assicurativi IBIP rappresentano una soluzione ideale per investire con sicurezza e lungimiranza, unendo protezione e rendimento”.

Dal confronto è emerso che per rendere operativa l’Unione del Risparmio e degli Investimenti serve una revisione del quadro normativo e fiscale. L’ANIA chiede una maggiore proporzionalità regolatoria, con la semplificazione di Solvency II, la riduzione della reportistica amministrativa e un approccio più razionale agli adempimenti. Allo stesso tempo, servono incentivi fiscali mirati per favorire la previdenza complementare e i prodotti assicurativi di lungo periodo, riconoscendo la distribuzione e la consulenza come elementi centrali dell’educazione finanziaria.

In questa prospettiva si inserisce anche il Position Paper dell’ANIA sulla SIU, che propone un piano d’azione per liberare il potenziale del settore: semplificare la Strategia di investimento al dettaglio (RIS), includere le assicurazioni tra i fornitori dei prodotti europei, e promuovere una vigilanza più coordinata tra le autorità nazionali e comunitarie.

Liverani ha così concluso: “È tempo di valorizzare l’assicurazione per ciò che realmente è: uno strumento potentissimo, capace di costruire soluzioni strutturali e di lungo periodo per la crescita dell’Europa. Usare l’assicurazione, non attingere da essa, è ciò che renderà l’Italia e l’Unione più forti e competitive sui mercati globali”.

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