Le azioni di Toyota Industries hanno avuto oggi un tracollo, perdendo fino al 13%, dopo che è stato ufficializzato l’accordo da 4,7 trilioni di yen (33 miliardi di dollari) per rendere privata l’azienda.
Crollano le azioni Toyota dopo l'accordo di acquisizione da 33 miliardi di dollari
Secondo quanto riferisce Reuters, l'accordo include un’offerta pubblica di acquisto di 26 miliardi di dollari per le azioni di Toyota Industries a 16.300 yen l’una, in netto calo rispetto alla chiusura di martedì a 18.400 yen.
L'accordo arriva in un momento delicato per le aziende giapponesi, sotto pressione sia a parte della politiche che degli investitori affinché sciolgano i consolidati legami di partecipazione azionaria incrociata. Una formula che Toyota ha utilizzato nel 2005 per proteggersi dalle minacce di acquisizione.
Il Gruppo Toyota creerà una nuova holding per l’operazione , con la divisione immobiliare del gruppo, Toyota Fudosan, che investirà circa 180 miliardi di yen, mentre il presidente di Toyota Motor, Akio Toyoda, investirà 1 miliardo di yen. Toyota Motor investirà circa 700 miliardi di yen in azioni privilegiate senza diritto di voto.
Altri finanziamenti saranno garantiti da prestiti di Sumitomo Mitsui Banking Corporation, MUFG Bank e Mizuho Bank. Ad aprile, Toyota aveva dichiarato di stare valutando la possibilità di investire in una potenziale acquisizione di Toyota Industries per 42 miliardi di dollari. Toyota Motor, scorporata da Toyota Industries nel 1937, ha dichiarato in un documento normativo di stare ''valutando diverse possibilità, incluso un investimento parziale'' in Toyota Industries.
Toyota Industries, fondatrice della Toyota Motor, produce una vasta gamma di prodotti, tra cui carrelli elevatori, motori, componenti elettronici e stampi. L’accordo arriva anche in un momento in cui l’industria automobilistica globale si trova ad affrontare forti pressioni tariffarie, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ad aprile ha annunciato dazi del 25% sulle importazioni di automobili.
Gli analisti avevano previsto che Toyota Motor sarebbe stata la più colpita a causa della sua enorme esposizione al mercato statunitense.