Un boato di gioia ha squarciato l'aria in Uzbekistan giovedì sera, mentre il Paese scriveva la pagina più memorabile della sua storia sportiva. Per la prima volta, la nazionale di calcio ha staccato il biglietto per la Coppa del Mondo, diventando la pioniera dell'Asia centrale a raggiungere la competizione più ambita del pianeta.
L’Uzbekistan fa storia: prima qualificazione ai Mondiali di un Paese centro-asiatico
Un traguardo che, come riporta la CNN, ha riempito di orgoglio l'intera nazione. Un pareggio per 0-0 ad Abu Dhabi contro gli Emirati Arabi Uniti è stato il risultato d'oro che ha spalancato le porte ai "Lupi Bianchi", assicurando loro un posto tra le prime due del Gruppo A nelle qualificazioni asiatiche.
Il prezioso biglietto per il Mondiale del prossimo anno, che si giocherà tra Stati Uniti, Canada e Messico, è stato sigillato anche grazie a un uomo in particolare: Utkir Yusupov. Il portiere uzbeko, con sei parate mozzafiato – inclusa una provvidenziale all'ultimo respiro – ha letteralmente "blindato" il punto decisivo, spedendo la sua squadra alla fase a gironi con una partita ancora da disputare.
L'esultanza è stata immediata e contagiosa. I tifosi in ogni angolo del Paese, da sempre in preda alla passione calcistica, sono scesi in piazza per celebrare, tra applausi scroscianti, marce spontanee, musica tradizionale e cori a squarciagola.
Un'onda di gioia pura che ha travolto strade e piazze. Il Presidente Shavkat Mirziyoyev ha voluto onorare questo traguardo con parole cariche di emozione. In una dichiarazione pubblicata online, ha definito la qualificazione "un risultato brillante, che sarà scritto a lettere d'oro negli annali del nostro sport nazionale". E, con un tocco di affetto, ha aggiunto che i giocatori hanno portato "un regalo di Natale" in occasione della festività islamica di Eid al-Adha, un'occasione di grande festa nella nazione a maggioranza musulmana.
Questo storico successo non giunge inatteso agli occhi degli addetti ai lavori e degli appassionati di calcio asiatico. L'Uzbekistan, una nazione di 36 milioni di persone che ha conquistato l'indipendenza nel 1991 dopo lo scioglimento dell'URSS, sta raccogliendo i frutti di un'incredibile crescita nel settore giovanile e nello sviluppo dei talenti calcistici. Basti pensare a Abdukodir Khusanov, il talentuoso difensore centrale di appena 21 anni che ora calca i campi con il Manchester City, dopo aver firmato con gli uomini di Pep Guardiola a gennaio per una cifra stimata di 33,6 milioni di sterline (circa 45 milioni di dollari).
Ma non è l'unico campione emergente: l'attaccante Eldor Shomurodov si è affermato nel massimo campionato italiano dal 2020, mentre la giovane promessa Abbosbek Fayzullaev, attualmente al CSKA Mosca, è stato insignito due anni fa del titolo di miglior giovane giocatore asiatico dell'anno.
Questo traguardo è il culmine di risultati straordinari raggiunti a tutte le fasce d'età. Il palmarès dell'Uzbekistan vanta già la Coppa d'Asia Under 23 del 2018 e la Coppa d'Asia Under 20 del 2023, oltre alla Coppa d'Asia Under 17 di quest'anno. E non è tutto: la squadra, attualmente al 57° posto nel ranking mondiale, si è qualificata per la prima volta anche alle Olimpiadi del 2024, assicurandosi uno dei tre posti disponibili per il continente asiatico.
La Coppa del Mondo del 2026 vedrà un'espansione significativa, passando da 32 a 48 squadre. Questa modifica ha garantito posti aggiuntivi a ciascun continente, inclusa l'Asia. Tuttavia, il fatto che l'Uzbekistan si sia qualificato automaticamente, con una partita d'anticipo, suggerisce che la sua performance sarebbe stata sufficiente anche con il formato precedente, a testimonianza della sua solida crescita e della qualità del gioco. Sebbene il calcio sia da tempo uno sport molto amato in tutta l'Asia centrale, questa popolarità non aveva mai trovato un corrispettivo in successi internazionali a livello senior.
Ora, con la qualificazione in tasca, i tifosi uzbeki potranno celebrare in grande stile la partita finale del girone contro il Qatar, che si giocherà mercoledì nella capitale Tashkent, immersi in un'atmosfera di pura euforia. E la festa non si è limitata all'Uzbekistan. Poche ore dopo il loro trionfo, un'altra nazione asiatica ha scritto la sua storia: la Giordania si è assicurata la sua prima partecipazione ai Mondiali, sconfiggendo l'Oman per 3-0. Nel resto della regione, giganti del calcio come Giappone, Australia, Iran e Corea del Sud – tutti "habitué" della Coppa del Mondo – hanno già prenotato il loro posto per la fase finale del prossimo anno.