Esteri

Usa: Trump userà l'esercito per deportare i migranti illegali

Redazione
 
Il presidente eletto Donald Trump non intende cambiare di una virgola quel che ha detto in campagna elettorale, confermando che dichiarerà lo stato di emergenza nazionale, che gli consente di utilizzare reparti dell'esercito, per deportare in massa i migranti che vivono negli Stati Uniti senza permesso legale.

Trump si è impegnato a dare avvio alle deportazioni di massa non appena entrerà in carica. Negli ultimi giorni di campagna elettorale, in occasione di un comizio a New York, aveva detto che ''il primo giorno (quello della sua presa di possesso della presidenza, ndr), lancerò il più grande programma di deportazione nella storia americana per far uscire i criminali. Salverò ogni città e paese che è stato invaso e conquistato, e metteremo in prigione questi criminali feroci e sanguinari, poi li cacceremo a calci fuori dal nostro Paese il più velocemente possibile".

Che le parole di Trump possano non essere seguite da fatti è confermato dalla nomina dell'ex direttore dell'Immigration and Customs Enforcement degli Stati Uniti Tom Homan a ''zar della frontiera".
Homan ha già discusso in precedenza la sua visione per le deportazioni di massa, dicendo che si sarebbero prima concentrate sull'espulsione dei criminali e delle minacce alla sicurezza nazionale. Non ha escluso di deportare le famiglie insieme. Homan ha ribadito il suo piano di "togliere le manette all'ICE" (l'Immigration and Customs Enforcement) e intensificare gli arresti, sebbene abbia sottolineato che avrà bisogno di maggiori fondi per realizzarlo e che ci sono "molti se e quando", riferendosi alle risorse (umane e di mezzi) necessarie all'attuazione del piano di deportazione.

Durante la campagna, Trump ha giurato di mobilitare la Guardia Nazionale per assistere nello sforzo di deportazione. Per gli esperti, una mossa del genere segnerebbe un cambiamento fondamentale per l'esercito, che normalmente non si occupa di questioni relative all'applicazione della legge nazionale. In alcuni casi Trump si è spinto oltre, suggerendo di spostare migliaia di truppe dall'estero al confine tra Stati Uniti e Messico. Si stima che negli Stati Uniti vivano 11 milioni di migranti irregolari senza uno status di immigrazione legale. Rimuoverli potrebbe costare miliardi di dollari all'anno, secondo le stime dell'American Immigration Council.
Inoltre, le deportazioni di massa potrebbero avere un impatto economico più ampio, comportando una perdita di entrate fiscali e una carenza di manodopera.
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