Esteri

L'America di Trump: il presidente eletto disegna il futuro del Paese senza dare peso alla Costituzione

Redazione
 
Sarà un'America profondamente diversa quella che il presidente eletto Donald Trump vuole ridisegnare, alla luce delle sue affermazioni - confermate anche in una intervista televisiva alla NBC andata in onda ieri - che spesso sembrano non tenere conto delle certezze che chi vive negli Stati Uniti coltiva guardando alla Costituzione.
Trump, come sempre, ha messo alla base delle sue risposte programmi, promesse e minacce che ha posto alla base della sua campagna elettorale, anche se talune delle sue affermazioni fanno a pugni, oltre che la Costituzione, con il buon senso e il rispetto dei diritti.

Comunque, tanto per essere chiaro, ha anticipato che, nei primi giorni del suo mandato, varerà un programma di ampio respiro, dando priorità all'espulsione dei migranti con precedenti penali, promettendo di perseguire la grazia per gli imputati del 6 gennaio e sollevando la possibilità che l'ex deputata Liz Cheney e altri oppositori politici potrebbero affrontare il carcere (dimenticando con troppa facilità che i membri del Congresso godono dell'immunità per atti politici legati al loro mandato).

Comunque, Trump ha detto di volere una intesa con i democratici per preservare lo status legale dei "dreamers" (gli immigrati portati negli Stati Uniti da bambini), pur sostenendo le promesse della campagna elettorale sulle deportazioni di massa e sulla fine della cittadinanza per nascita.
"Dobbiamo fare qualcosa per i Dreamers, perché sono persone che sono state portate qui in età molto giovane, e molte di queste sono ormai persone di mezza età. Non parlano nemmeno la lingua del loro Paese. E sì, faremo qualcosa al riguardo", ha detto Trump.
Trump ha affermato che gli sforzi di espulsioni di massa della sua amministrazione saranno mirati a persone con precedenti penali, ma ha indicato che potrebbero andare oltre, senza specificare chi sarebbero le "altre persone al di fuori dei criminali".

Alla domanda sulle famiglie con status di immigrazione misto, in cui i genitori sono nel Paese illegalmente, ma i loro figli no, Trump ha detto glaciale: "Non voglio dividere le famiglie, quindi l'unico modo per non dividere la famiglia è tenerli insieme e poi rimandarli tutti indietro".
Il presidente eletto ha quindi ribadito la promessa fatta in campagna elettorale di porre fine al diritto di cittadinanza per nascita, protetto dal XIV emendamento, e ha lasciato intendere che potrebbe tentare di sovvertire tale diritto attraverso un'azione esecutiva.

"Dovremo farlo cambiare, o forse tornerei dalla gente, ma dobbiamo porvi fine. Siamo l'unico Paese che ce l'ha", ha detto, anche se questa affermazione che continua a ripetere è palesemente falsa (solo oltre trenta i Paesi che hanno lo ius soli). "Se possiamo, attraverso un'azione esecutiva. Stavo per farlo attraverso un'azione esecutiva, ma poi abbiamo dovuto prima risolvere il Covid, per essere onesti con te".
Anche se ha detto che non avrebbe cercato una "ritorsione" contro il presidente Joe Biden e contro i suoi nemici politici, ha affermato che i membri del Congresso che hanno guidato le indagini sulla sua condotta durante l'attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti dovrebbero essere messi in prigione.
Trump è stato più diretto quando ha parlato dei membri del Congresso che hanno guidato il comitato del 6 gennaio, dicendo che i copresidenti del comitato, il repubblicano Cheney, che nel frattempo ha lasciato il Congresso, e il democratico Bennie Thompson, dovrebbero ''andare in prigione''.

Trump ha anche suggerito che i membri del comitato farebbero bene a ricevere condoni preventivi da Biden per proteggersi da procedimenti penali. "Biden può concedere loro la grazia se vuole", ha detto Trump. "E forse dovrebbe farlo".
Durante l'intervista, Trump ha assunto a tratti un tono più moderato nei confronti dei suoi avversari politici ed è sembrato dare priorità all'unità del Paese piuttosto che alla vendetta. Ha detto che intende fare dell'unità un tema centrale del suo discorso inaugurale e ha espresso fiducia che la sua amministrazione raggiungerà un livello di successo che unirà il Paese.
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