Esteri
Usa, immigrazione: le deportazioni promesse da Trump nuoceranno al mercato immobiliare
Redazione
Donald Trump, come spesso gli accade, prende di mira gli immigrati clandestini che, a suo dire, sono tra i principali responsabili della crisi economica che colpisce il mercato delle case negli Stati Uniti, un problema che si presenta una volta ogni generazione.
Tuttavia, gli annunciati piani di deportazione di massa potrebbero rivelarsi controproducenti, esacerbando ulteriormente le difficoltà di chi vuole acquistare una casa, dopo i recenti aumenti dei prezzi.
L'impatto degli immigrati sul mercato immobiliare è diventato particolarmente urgente poiché l'accessibilità alle abitazioni è sempre più difficile.
Secondo gli esperti, l'afflusso di immigrati, sia provvisti di permesso di soggiorno che meno, aumenta la domanda di case, creando una maggiore competizione per gli acquisti in alcune aree degli Stati Uniti.
Tuttavia, gli immigrati contribuiscono anche a aumentare l'offerta di case, grazie al loro ruolo cruciale nell'industria edile. Anche se la vera causa della crisi di accessibilità economica osservata dagli anni 2010 è la crescita delle famiglie native. Secondo la National Association of Home Builders (NAHB), per soddisfare la domanda in continua crescita, sono necessari almeno 1,5 milioni di nuovi alloggi. Una carenza che è aggravata dalla mancanza di lavoratori qualificati nel settore edile: nel settembre 2023, infatti, c'erano 282.000 posti vacanti nel settore, con una grande parte della forza lavoro edile che dipende dalla manodopera immigrata. Jim Tobin, amministratore delegato della NAHB, ha spiegato che "la manodopera immigrata è fondamentale per la nostra capacità di costruire case a prezzi accessibili". Nel corso della sua campagna elettorale, Trump ha promesso di utilizzare "risorse militari" per deportare milioni di immigrati clandestini, una proposta che potrebbe colpire duramente l'industria edile.
Nel 2022 negli Stati Uniti vivevano circa 11 milioni di immigrati clandestini. Altra percentuale significativa è quella che dice che oltre un terzo dei lavoratori edili sono nati all'estero, con percentuali che raggiungono oltre il 50% in stati come California, New Jersey e Texas. Poi, secondo il National Immigration Forum, un quarto della forza lavoro edile negli Stati Uniti è composta da immigrati clandestini. Quindi, dicono gli esperti, se si riducesse drasticamente il numero di immigrati nel settore, ci potrebbero essere shock enormi per il mercato immobiliare.
Mentre molti esperti ritengono che la manodopera immigrata sia fondamentale per mantenere i costi delle case contenuti, Trump ha insistito sulla sua promessa di una forte azione contro l'immigrazione illegale. Ma l’effetto sul mercato immobiliare e sui prezzi delle case potrebbe essere difficile da contenere, con previsioni che suggeriscono che il rallentamento della costruzione di case potrebbe far crescere i costi.