Nelle ultime tre settimane, da quando il Nasdaq ha toccato il suo massimo del 2025, le sette società tecnologiche statunitensi più preziose hanno perso complessivamente 2,7 trilioni di dollari di valore di mercato. La svendita ha spinto il Nasdaq al suo livello più basso da settembre.
In tre settimane le Big Tech americane hanno bruciato 2,7 trilioni di dollari
Questa accade a due mesi dall'insediamento di Donald Trump che, al suo giuramento, era circondato dalla crema dell'industria tecnologica degli Stati Uniti. Ieri l’indice tech-heavy era in calo del 4,9%, nell'arco della settima, destinata a diventare la peggiore degli ultimi sei mesi.
A pesare è la guerra dei dazi decisa da Donald Trump, che ha colpito i principali (Cina, Messico e Canada, ma anche l'Europa), ma anche la massiccia campagna di licenziamenti che sta colpendo i dipendenti federali, nonostante gli altolà di alcuni giudici che li hanno sospesi ritenendoli ingiustificati.
A rendere ancora più evidenti i timori che la guerra commerciale possa avere ricadute negative sull'economia del Paese c'è anche la circostanza che molte aziende tecnologiche importano componenti essenziali dall’estero e si affidano a partner commerciali per la produzione.
Con la vittoria di Trump, e sulla base delle sue dichiarazioni fatte in campagna elettorale, gli investitori speravano nei benefici dell'annunciato alleggerimento della regolamentazione e di politiche fiscali favorevoli. Così non è stato e il mercato ha cominciato a risentirne pesantemente. Come testimonia l'andamento di Tesla che, dall'elezioni di Trump ad oggi, ha quasi dimezzato il suo valore, forse anche per l'enorme esposizione mediatica di Elon Musk coma parte dell'Amministrazione come responsabile dell'efficientamento della macchina statale.
Apple, l’azienda più preziosa al mondo e l’unico membro rimasto del club dei 3 trilioni di dollari, ha perso 529 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato dalla chiusura del 19 febbraio. Il produttore di iPhone è in calo del 17%.
Microsoft, che in precedenza valeva oltre 3 trilioni di dollari, è sceso di 267 miliardi di dollari nelle ultime tre settimane, con un calo di quasi il 9% per il colosso del software.
Il produttore di chip Nvidia, che è stato il più grande beneficiario del boom dell’intelligenza artificiale, è scivolato anche sotto i 3 trilioni di dollari, con una perdita di 577 miliardi di dollari di valore, il più grande calo in dollari nel gruppo. Come Apple, il titolo è sceso del 17% da quando il Nasdaq ha raggiunto il picco.
Amazon è sceso di 347 miliardi di dollari, con un calo del 14%, mentre Alphabet è in calo di 275 miliardi di dollari dopo un calo del 12%. Meta ha perso 286 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, con un calo del 16%.