Esteri

Usa 2024: Canada e Messico si interrogano sui futuri rapporti con l'ingombrante vicino

Redazione
 
La vittoria di Donald Trump preoccupa Messico e Canada, in modo diverso, ma preoccupa.
Il Messico, nelle ultime giornate di campagna elettorale di Trump, ha conquistato un posto di primo piano tra gli argomenti che il futuro 47/mo presidente ha toccato, facendo a modo suo, tra molte minacce e solo qualche blandizia.

Usa 2024: Canada e Messico si interrogano sui futuri rapporti con l'ingombrante vicino

Il nodo - centrale per Trump - è quello del contrasto dell'immigrazione clandestina che arriva dall'America Latina passando in gran parte per il Messico. Il muro che già divide parte del confine e la stretta delle misure di controllo della frontiera hanno solo rallentato il flusso ininterrotto di migliaia e migliaia di persone, a caccia di un pertugio tra le fitte reti della sicurezza della Borde Patrol per potere arrivare alla Terra Promessa.

Trump ha già detto che cambierà registro e che, una volta insediatosi, avvierà un programma di deportazione di clandestini come mai nessuno ha fatto in passato. Che ci riesca, nei numeri che lui ha in testa, è un altro discorso. Ma il fatto stesso che minacci in Messico è visto con timore. Anche perché, per dare solidità alle sue minacce, Trump ha legato due problemi, che stanno a cuore al Messico. ''The Donald'' ha detto che se il Messico non fermerà la marea umana che preme al confine sud lui userà la clava delle tasse doganali sui prodotti che arrivano dal Paese vicino. Più tempo il Messico perderà per bloccare gli attraversamenti illegali del confine, più si alzeranno i dazi, addirittura fino al 100%.

Si sa che in campagna elettorale si dicono tante cose, ma a Mexico City le minacce di Trump vengono giudicate come un segnale di una diversa politica che, da buon vicinato, rischia di diventare problematica.
A nord, in Canada, il governo di Justin Trudeau sta aspettando l'evolversi della situazione negli Stati Uniti, anche se il successo di Trump allontana la paura che una sua sconfitta avrebbe potuto scatenare instabilità politica, se non di violenza. Ieri, a spoglio ancora in corso, Justin Trudeau ha ribadito la sua intenzione di collaborare con il prossimo presidente degli Stati Uniti, dicendo che il suo compito come Primo Ministro ''è sempre stato quello di lavorare con chiunque gli americani eleggano presidente e, soprattutto, di essere lì per difendere i valori canadesi, gli interessi canadesi e soprattutto i posti di lavoro canadesi, ed è quello che faremo''. Fonti di stampa canadesi riferiscono, oggi, che, alcuni funzionari del governo di Ottawa hanno cominciato a prepararsi alla possibilità di una vittoria di Donald Trump, riattivando recentemente i contatti con il suo entourage .

Secondo fonti di Radio-Canada, il capo dello staff di Justin Trudeau avrebbe avuto conversazioni con Ivanka Trump, figlia del candidato repubblicano, e suo marito Jared Kushner, negli ultimi mesi, al fine di costruire un rapporto produttivo.
Il ministro federale dell'Innovazione, François-Philippe Champagne, ha affermato ieri che ''le linee di comunicazione sono buone, sia con il campo repubblicano che con quello democratico''.
''Abbiamo tutti i numeri di telefono necessari per avvicinarci da una parte o dall'altra. Ci stiamo lavorando da mesi'', ha spiegato Champagne.

Champagne sostiene inoltre che il Canada è oggi in una posizione migliore per negoziare con gli Stati Uniti.
Secondo lui il governo federale è meglio preparato rispetto a otto anni fa ad affrontare l'esito del voto.
Champagne ha ricoperto l’incarico di ministro degli Esteri durante parte del mandato dell’amministrazione Trump, che è stato caratterizzato da una rinegoziazione dell’Accordo di libero scambio nordamericano (NAFTA) e da tariffe mirate all’alluminio e all’acciaio canadesi.
''Oggi - ha detto - le nostre catene di fornitura sono più integrate. Siamo strategici. Siamo passati dal buon vicinato a una relazione strategica''.
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
15/11/2024
Redazione
Regno Unito: l'economia rallenta, crescendo meno del previsto nel terzo trimestre
14/11/2024
Redazione
Usa 2024: e se, alla lunga, Musk diventasse (di nuovo) un problema per Trump?
14/11/2024
Redazione
Usa 2024: il team di Trump si prepara a 'fare pulizia' al Pentagono
14/11/2024
Redazione
Dopo l'elezione di Trump, parte l'epurazione della redazione troppo dem del Los Angeles Ti...