Esteri

Usa 2024: il commercio globale trema in attesa delle decisioni di Trump

Redazione
 
Usa 2024: il commercio globale trema in attesa delle decisioni di Trump
Il commercio mondiale, incassata emotivamente la elezioni di Donald Trump, sta ora con il fiato sospeso in attesa delle decisioni che il 47/mo presidente adotterà dopo avere detto e ridetto, durante le frenetiche settimane di campagna elettorale, che avrebbe tassato tutte le merci in arrivo negli Stati Uniti.

Usa 2024: il commercio globale trema in attesa delle decisioni di Trump

Musica dolce per quella parte degli americani convintamente fedeli ad un ideale isolazionista. Ma le promesse elettorali sono una cosa, le azioni concrete ben altro. Certo è che il passato da presidente di Trump è chiaro, come quando, durante la sua presidenza, ha applicato tariffe mirate a singoli paesi, come la Cina, o a determinati settori industriali, come ad esempio l'acciaio. Ma ora, con l'annuncio che tasserà ulteriormente i beni provenienti dall'estero, gli analisti si interrogano su quali potrebbero essere gli effetti di un cambio di passo in materia di dazi. E i primi ad avere timori sono gli europei, verso i quali spesso Trump ha usato parole sprezzanti. Come quando ha detto: ''L'Unione Europea suona così bella, così bella, vero? Tutti i bei paesini europei che si uniscono...Non prendono le nostre auto. Non prendono i nostri prodotti agricoli. Negli Stati Uniti vendono milioni e milioni di auto. No, no, no, dovranno pagare un prezzo alto."

Parole gettate lì? Non sembrerebbe visto che ieri, al delinearsi della vittoria di Trump, le azioni delle grandi case tedesche BMW, Mercedes e Volkswagen - che hanno negli Stati Uniti il loro mercato di riferimento - sono tutte scese tra il 5% e il 7%.
Prepararsi alla guerra se vuoi la pace sembra essere l'idea dell'Europa, se è vero che l'UE pare sia già stilando elenchi di azioni di ritorsione preventive contro gli Stati Uniti.
La settimana scorsa i ministri delle finanze del G7 mi hanno detto che avrebbero cercato di ricordare all'America guidata da Trump la necessità di alleati nell'economia mondiale perché "l'idea non è quella di scatenare una guerra commerciale". Tuttavia, se "si facesse ricorso a una potenza molto forte", l'Europa considererebbe rapidamente la sua risposta.
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