Economia
Cavallari (UPB): “Spesa sotto controllo, ma prudenza necessaria per tutelare i conti”
Redazione

«È apprezzabile che il quadro programmatico confermi, e in taluni casi migliori, i principali obiettivi stabiliti nel Piano strutturale di bilancio», ha dichiarato Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB), nel corso dell’audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP) 2025. Una valutazione complessivamente positiva, accompagnata però da un forte richiamo alla cautela e alla trasparenza dei conti pubblici.
Cavallari (UPB): “Spesa sotto controllo, ma prudenza necessaria per tutelare i conti”
Secondo l’UPB, l’Italia si muove su un sentiero di rientro dal disavanzo in linea con le regole europee e potrebbe anticipare l’uscita dalla procedura per deficit eccessivo. «Il miglioramento degli obiettivi di finanza pubblica potrebbe permettere la chiusura anticipata della procedura», ha spiegato Cavallari, sottolineando che la strategia adottata dal Governo, pur in un contesto di forte incertezza geopolitica ed economica, mostra elementi di prudenza apprezzabili.
Particolare attenzione è stata riservata alla clausola di salvaguardia per il finanziamento in deficit delle spese per la difesa. «È apprezzabile la prudenza con cui il Governo sta valutando l’attivazione di tale clausola», ha aggiunto la presidente dell’UPB, evidenziando però che «l’utilizzo pressoché integrale dello spazio di bilancio disponibile espone al rischio di non avere risorse per far fronte a esigenze impreviste, soprattutto nel 2026-2027».
Nella sua analisi, l’UPB richiama la necessità di rispettare pienamente le nuove regole europee, che impongono correzioni aggiuntive in caso di scostamenti dagli obiettivi che garantiscono una riduzione plausibile del debito in rapporto al PIL. «Un aumento permanente della spesa per la difesa - ha osservato Cavallari - dovrà necessariamente essere compensato da riduzioni in altri settori o da aumenti discrezionali delle entrate».
La presidente ha poi insistito sul valore della trasparenza come elemento chiave per la credibilità della politica di bilancio e la fiducia dei mercati. «Per una valutazione corretta e completa della finanza pubblica sono necessarie maggiori informazioni, a beneficio del Parlamento e della stessa credibilità del Paese. Una maggiore chiarezza contribuisce alla fiducia degli investitori e, di conseguenza, alla riduzione del costo del debito e della spesa per interessi».
L’audizione dell’UPB ha confermato che, secondo le nuove stime, il deficit tendenziale scenderebbe al 3% del PIL nel 2025, al 2,7% nel 2026 e al 2,4% nel 2027, mentre il debito resterebbe stabile intorno al 137% nel medio periodo. Il quadro macroeconomico validato prevede una crescita del PIL reale dello 0,5% nel 2025, in lieve miglioramento rispetto alle precedenti proiezioni, e un ritmo di espansione graduale fino allo 0,8% nel 2028.
Tuttavia, l’UPB avverte che la tenuta dei conti resta vulnerabile a eventuali peggioramenti del contesto internazionale, al rallentamento della domanda interna e a un eventuale ritardo nell’attuazione del PNRR. «La gestione prudente delle risorse e la capacità di mantenere un equilibrio tra spese e investimenti saranno decisive per preservare la fiducia dei mercati e garantire la sostenibilità del debito», ha concluso Cavallari.
Con l’audizione odierna, si apre una fase cruciale del confronto parlamentare sul Documento programmatico di finanza pubblica, che anticipa la prossima legge di bilancio. L’attenzione è ora rivolta alla compatibilità tra gli obiettivi di crescita e le nuove regole europee, in un contesto di risorse limitate e sfide strutturali sempre più complesse.