Esteri

Ue, Von der Leyen: "Promuoverò una politica economica basata sul rapporto Draghi"

Redazione
 
Una delle prime ''grandi'' iniziative del suo secondo mandato alla guida della Commissione europea sarà quella di promuovere una politica economica strategica, la ''Bussola della Competitività'', basata sulle raccomandazioni del rapporto predisposto da Mario Draghi.
Nel suo intervento davanti alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, chiamato ad approvare la composizione della nuova Commissione, Ursula Von der Leyen ha assicurato di aver ascoltato ''con attenzione'' gli eurodeputati nelle loro ''ripetute richieste'' di un ''cambiamento sostanziale'' nell’economia del blocco.

''La nostra libertà e sovranità dipendono più che mai dalla nostra forza economica. La nostra sicurezza dipende dalla nostra capacità di competere, innovare e produrre e il nostro modello sociale dipende da un’economia che cresce e affronta il cambiamento demografico''
, ha spiegato il capo dell’esecutivo europeo.
Von der Leyen ha quindi annunciato che la ''Bussola della competitività'' si baserà sui tre pilastri del rapporto Draghi: sanare il gap di innovazione con Stati Uniti e Cina; decarbonizzazione e competitività; maggiore sicurezza e riduzione delle dipendenze.

Riguardo al primo punto, Von der Leyen ha sottolineato che la quota di domande di brevetti in Europa è simile a quella di Stati Uniti e Cina, ''ma solo un terzo di esse viene sfruttato commercialmente''. ''Dobbiamo colmare questo divario. Metteremo la ricerca e l’innovazione, la scienza e la tecnologia al centro della nostra economia. Investiremo di più e meglio'', ha promesso, sottolineando poi che questo fatto è ''particolarmente rilevante'' per il settore delle tecnologie digitali.
“Per essere competitiva, l’Europa deve ospitare la prossima ondata di tecnologie all’avanguardia”, ha affermato il presidente della Commissione, insistendo, quindi, in relazione alla decarbonizzazione e alla competitività dell’economia, sulla sua idea di presentare una proposta per un Patto per l’industria pulita nei primi 100 giorni del suo secondo mandato.
Nell’ambito della strategia industriale, Von der Leyen guiderà un tavolo di dialogo che riunirà il settore automobilistico europeo con l’obiettivo di ''ascoltarsi a vicenda e progettare soluzioni'', in un momento in cui questo settore ''sta attraversando una transizione profonda e dirompente''.

''L’industria automobilistica europea è motivo di orgoglio. Milioni di posti di lavoro dipendono da questo e insieme dobbiamo garantire che il futuro dell’auto continui a essere scritto in Europa”, ha sottolineato.
Infine, Von der Leyen ha ricordato che le ''eccessive dipendenze'' dell'Ue ''possono diventare rapidamente vulnerabilità'', motivo per cui ha difeso la necessità di promuovere un commercio ''libero ed equo'' per diversificare l'approvvigionamento, ad esempio, di materie prime critiche, la cui domanda globale ''è già raddoppiata nel corso dell’ultimo periodo''.
Il capo dell’Esecutivo comunitario ha avvertito che avanzare su questi tre pilastri ''richiederà un nuovo approccio per coordinare le politiche'', sottolineando al contempo che il finanziamento pubblico sarà cruciale per raggiungere questo obiettivo.

In questo senso ha difeso la sua iniziativa di semplificazione di un bilancio comunitario che ''spesso è troppo complesso'' e ''finanzia la stessa cosa in programmi diversi''.
''Ma i bilanci pubblici da soli non possono arrivare a tanto. Abbiamo urgentemente bisogno di maggiori investimenti privati''
, ha ricordato Von der Leyen, secondo la quale ''il gap di capitale privato è la ragione principale'' per cui l’Europa è in ritardo nella spesa in ricerca e sviluppo rispetto alla Cina o agli Stati Uniti.
Per quanto riguarda la commissione che sta per nascere, Ursula von der Leyen ha detto che ''siamo pronti a iniziare a lavorare immediatamente", garantendo che lavorerà "dal centro" con "tutte le forze democratiche ed europeiste" del Parlamento europeo.
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