Esteri

L'Ue prende le misure a Trump: Ursula, dividere non è nell'interesse di nessuno

Redazione
 

All'indomani del discorso di Donald Trump nel corso della cerimonia di inaugurazione del suo secondo mandato alla Casa Bianca, Ursula Von der Leyen replica da Davos su temi come guerra in Ucraina (per nulla considerato), clima, dazi e energia.
Rompere i "legami" che tengono insieme l'economia globale "non è nell'interesse di nessuno", ha detto la presidente della Commissione Europea, aggiungendo che "le principali economie del mondo sono in corsa per l'accesso alle materie prime, alle nuove tecnologie e alle rotte commerciali globali. Dall'intelligenza artificiale alla tecnologia pulita, dalla quantistica allo spazio, dall’Artico al Mar Cinese Meridionale, la corsa è iniziata. A mano a mano che questa competizione si intensifica, probabilmente continueremo a vedere un uso frequente di strumenti economici, come sanzioni, controlli sulle esportazioni e dazi, che mirano a salvaguardare la sicurezza economica e nazionale".

L'Ue prende le misure a Trump: Ursula, dividere non è nell'interesse di nessuno

"Ma è importante – continua Von der Leyen - che bilanciamo l'imperativo fondamentale di salvaguardare la nostra sicurezza a fronte dell'opportunità di innovare e di migliorare la nostra prosperità. In questo spirito, dovremo lavorare insieme, per evitare una corsa globale al ribasso. Perché spezzare i legami dell’economia globale non è nell'interesse di nessuno. Dobbiamo piuttosto modernizzare le regole, per sostenere la capacità di produrre vantaggi per i nostri cittadini".

Von der Leyen quindi spiega come ''per sostenere la crescita nel prossimo quarto di secolo, l’Europa deve cambiare marcia: questo è il motivo per cui ho chiesto a Mario Draghi un rapporto sulla competitività europea. E su questa base, la prossima settimana la Commissione europea presenta la tabella di marcia che guiderà il nostro lavoro per i prossimi cinque anni. L’obiettivo sarà aumentare la produttività colmando il divario di innovazione. Un piano congiunto per la decarbonizzazione e competitività. Per superare le carenze di competenze e manodopera e per ridurre la burocrazia una strategia per una crescita più rapida, più pulita e più equa, garantendo che tutti gli europei possano beneficiare del cambiamento tecnologico", sottolinea."E' importante che l'Ucraina resti un Paese indipendente e che sia l'Ucraina a decidere sul proprio territorio. Quindi, la linea è ancora valida: stiamo con l'Ucraina per tutto il tempo necessario", dice, dedicandosi a un argomento che il nuovo presidente americano non ha mai citato nel suo discorso inaugurale, considerandolo probabilmente ormai alquanto marginale.

"L’accordo di Parigi continua ad essere la migliore speranza di tutta l’umanità. L’Europa manterrà la rotta e continuerà a lavorare con tutte le nazioni che vogliono proteggere la natura e fermare il riscaldamento globale", dice quindi von der Leyen, dopo che Trump ha deciso di nuovo di ritirare la prima economia del mondo dall'accordo di Parigi contro il riscaldamento globale. Ora nell'Ue "la nostra competitività dipende dal ritorno a prezzi energetici bassi e stabili. L’energia pulita è la risposta a medio termine, perché è economica, crea buoni posti di lavoro in loco e rafforza la nostra indipendenza energetica".
Von der Leyen annuncia anche la presentazione di un nuovo piano Ue "a febbraio", presumibile risposta al presidente degli Usa che proprio ieri ha detto che gli Stati Uniti intendono sfruttare appieno gli idrocarburi di cui dispongono per rilanciare l'economia e poi esportarli.

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