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Ue e Regno Unito si riavvicinano, ma l'accordo scatena le opposizioni britanniche

Redazione
 
Ue e Regno Unito si riavvicinano, ma l'accordo scatena le opposizioni britanniche

Sarà ufficializzato nelle prossime ore un accordo, su più argomenti, che segna un sostanziale riavvicinamento del Regno Unito all'Unione Europea, dopo la Brexit. Uno dei punti più importanti (ma anche quello oggetto di maggiori critiche, da parte delle opposizioni) riguarda un accordo di 12 anni per l'accesso alla pesca nelle acque del Regno Unito per le imbarcazioni dell'UE.

Ue e Regno Unito si riavvicinano, ma l'accordo scatena le opposizioni britanniche

Tra gli altri argomenti sui quali sarebbe stata trovata un'intesa c'è quello della sicurezza. Nei precedenti colloqui sulla Brexit, si era parlato di un partenariato per la sicurezza e la difesa, ma non era stato ancora raggiunto alcun accordo. Ora, un nuovo patto tra Regno Unito e Unione Europea è in cantiere da mesi e si prevede che sarà una parte fondamentale dell'accordo odierno.

Il Regno Unito intende, poi, firmare un accordo "veterinario" per rimuovere alcuni controlli alle frontiere su alimenti e bevande. Ma questo potrebbe essere politicamente rischioso, poiché significherebbe che il Regno Unito allineerebbe alcune delle sue normative su alimenti e bevande a quelle dell'UE e, nel tempo, si manterrebbe al passo con Bruxelles.

In materia di mobilità giovanile, l'UE ha proposto un "programma'' per i giovani dai 18 ai 30 anni, che consenta soggiorni fino a quattro anni. Il governo conservatore aveva respinto l'idea, ma il partito laburista ha recentemente lasciato intendere che un "programma di mobilità giovanile controllato" potrebbe essere utile. La proposta è ora soggetta a ulteriori negoziati.

Tornando all'accordo sulla pesca, bisogna ricordare che il settore rappresenta solo lo 0,4% del PIL del Regno Unito, ma è stata al centro dell'attenzione durante la campagna per la Brexit. C'erano promesse che il Regno Unito sarebbe diventato uno "stato costiero indipendente".

Tuttavia, in base all'accordo sulla Brexit del 2020 (che scade alla fine di giugno del prossimo anno), alle imbarcazioni dell'UE è stato concesso un accesso continuato alle acque del Regno Unito.
Diversi paesi dell'UE, tra cui la Francia, vogliono prorogare ulteriormente le attuali disposizioni.

Tuttavia, i pescatori del Regno Unito sono preoccupati. La Federazione dei pescatori scozzesi (SSF) ha scritto al primo ministro in vista del vertice di oggi, chiedendo che i diritti di pesca siano tutelati.
"Se si dovesse presentare un altro accordo pluriennale, questo dovrà essere accompagnato dal trasferimento di significative opportunità di pesca commercialmente valide al Regno Unito", ha dichiarato la scorsa settimana Elspeth Macdonald, amministratore delegato della SFF.

Per alcuni esponenti politici scozzesi, come Andrew Bowie, l'accordo sulla pesca, con la ''cessione delle acque britanniche all'UE fino al 2038'', è ''peggio di una resa: è una capitolazione totale''. A Bowie ha fatto eco la deputata Harriet Cross: ''Se le notizie di questa mattina fossero vere, ovvero che il partito laburista avrebbe concesso all'UE accesso alle acque di pesca del Regno Unito fino al 2038, non si tratterebbe semplicemente di un tradimento, bensì di un completo abbandono delle nostre flotte pescherecce''.

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