Economia
UBS, trimestre record, utile netto a 2,5 miliardi di dollari e progressi nell’integrazione con Credit Suisse
Redazione

UBS ha chiuso il terzo trimestre 2025 con risultati finanziari eccellenti e una robusta crescita in tutte le divisioni, confermando la leadership della banca svizzera nel wealth management globale. L’utile netto si è attestato a 2,5 miliardi di dollari, con un incremento del 74% su base annua, mentre l’utile ante imposte ha raggiunto 2,8 miliardi, che diventano 3,6 miliardi su base sottostante, pari a un +50% rispetto al 2024.
UBS, trimestre record, utile netto a 2,5 miliardi di dollari
Il patrimonio investito ha sfiorato i 7.000 miliardi di dollari, grazie a nuovi afflussi per 38 miliardi nel wealth management e 18 miliardi nella gestione patrimoniale, portando il totale di nuovi asset a 92 miliardi dall’inizio dell’anno. La banca guidata da Sergio Ermotti consolida così la sua posizione di leader nella consulenza patrimoniale e negli investimenti istituzionali, con una redditività record e un bilancio sempre più solido.
Il rendimento del capitale CET1 è salito al 13,5% (16,3% su base sottostante), con un coefficiente patrimoniale del 14,8% e un indice di leva CET1 del 4,6%, ben oltre i target strategici. Nel trimestre UBS ha completato riacquisti azionari per 1,1 miliardi di dollari e punta a raggiungere i 3 miliardi entro fine anno, mantenendo l’obiettivo di un aumento a doppia cifra del dividendo.
Il processo di integrazione di Credit Suisse prosegue a ritmo sostenuto, oltre due terzi dei conti svizzeri sono già stati trasferiti con successo, mentre la divisione Asset Management è sostanzialmente integrata. Sono stati inoltre realizzati risparmi annualizzati per 10 miliardi di dollari, in anticipo di un trimestre rispetto al piano, pari al 77% del target complessivo di 13 miliardi previsto entro il 2026.
Sul fronte operativo, la divisione Global Wealth Management ha registrato ricavi sottostanti in crescita del 7%, mentre l’Investment Bank ha ottenuto il miglior terzo trimestre di sempre, con un incremento del 23% dei ricavi e una forte performance nelle aree Global Banking (+52%) e Global Markets (+14%).
UBS conferma anche il proprio impegno verso la sostenibilità, mantenendo rating ESG di livello “AA” da MSCI e “Low Risk” da Sustainalytics, e celebrando il ventesimo anniversario del programma UBS Employee Volunteering. In parallelo, la banca ha accelerato sugli investimenti in intelligenza artificiale, dotando 85.000 dipendenti del proprio assistente AI “Red” e avviando la formazione di 250 senior leader con l’Università di Oxford per garantire una governance etica dell’innovazione.
Nonostante un contesto geopolitico e macroeconomico complesso, UBS guarda con fiducia al futuro. La richiesta di licenza bancaria nazionale negli Stati Uniti, i progressi tecnologici e il rafforzamento della posizione patrimoniale consolidano la strategia di crescita di lungo periodo. “Abbiamo raggiunto risultati eccellenti e stiamo costruendo le basi per una crescita sostenibile nel tempo”, ha dichiarato Sergio P. Ermotti, CEO del gruppo.