Non soltanto oggetti, ma anche esperienze da vivere e ricordare: è questo il nuovo trend del turismo secondo il report "Economia e imprese del turismo. Le tendenze e i territori", presentato ieri a Roma da Confartigianato. Nel 2024 le presenze turistiche sono cresciute del 2,5%, superando la media UE del 2,3%. In un contesto economico segnato da una domanda interna debole a causa della stretta monetaria e di una politica fiscale prudente, il turismo si conferma un settore cruciale per la crescita italiana.
Boom del turismo esperienziale: sempre più viaggi includono visite a laboratori artigiani
La manovra 2025 prevede 15,2 miliardi di euro di benefici per le famiglie, ma la domanda estera di beni resta debole a causa delle tensioni geopolitiche e della politica dei dazi USA. L’attrattività turistica italiana diventa essenziale per sostenere l’economia, con il turismo che rappresenta il 6,2% del valore aggiunto dell’economia nazionale, ben oltre la media UE del 4,5%.
L'Italia si conferma seconda destinazione turistica europea dopo la Spagna per numero di presenze, ma conquista il primo posto nei mesi estivi. Il PIL delle aree costiere italiane è il più alto d’Europa con 820,8 miliardi di euro, superando Francia (736,7 miliardi) e Spagna (627,8 miliardi). Il turismo esperienziale registra un’impennata: nel 2023 il 21,3% delle vacanze culturali ha incluso visite a laboratori artigiani e siti produttivi, rispetto al 9,7% dell’anno precedente. Il turismo culturale ha rappresentato il 13,1% delle vacanze, in crescita di 3,4 punti percentuali.
Il traino arriva dagli stranieri con un aumento del 6,8%, mentre le presenze italiane calano del 2,2%. La spesa dei viaggiatori internazionali ha raggiunto 51,7 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024, con una crescita del 7,0%. Sicilia (+21,2%), Toscana (+15,4%), Sardegna (+15,1%), Trentino-Alto Adige (+12,3%) e Puglia (+11,9%) registrano aumenti a doppia cifra.
A fine 2024 si contano 186.781 imprese artigiane nei settori legati al turismo, pari al 14,9% dell’artigianato totale, con 500.647 addetti. La Sicilia è la regione con la più alta concentrazione di imprese artigiane a vocazione turistica (21,0%), seguita da Campania (18,6%), Calabria (18,5%) e Marche e Sardegna (17,5%). A livello provinciale spiccano Fermo (29,3%), Palermo (23,4%), Agrigento (22,7%) e Firenze (22,2%).
Il Giubileo del 2025 potrebbe avere effetti positivi sui flussi turistici: nel 2000 la spesa dei turisti stranieri aumentò del 12,0%, il tasso più elevato registrato tra il 1998 e il 2019. Con 338 giorni all’inizio delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, l’impatto economico si preannuncia significativo: nelle sei province interessate dalle gare operano 19.703 imprese artigiane con 48mila addetti.
La stretta monetaria però penalizza gli investimenti digitali e green delle imprese turistiche: nel 2024 solo il 56,5% ha investito nel digitale, contro il 66,8% della media nazionale. Tuttavia, la digitalizzazione è cruciale, con il 50,3% dei viaggi prenotati online nel 2023, un record storico. Confartigianato ha lanciato Gate4Innovation (G4I), un polo per l’innovazione digitale che supporta le imprese turistiche nell’analisi della maturità digitale e nell’accesso a strumenti di finanziamento per la crescita tecnologica e competitiva.