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Truffe telefoniche, Assoutenti: il nuovo inganno delle false offerte di lavoro

Redazione
 
Truffe telefoniche, Assoutenti: il nuovo inganno delle false offerte di lavoro

Le truffe telefoniche stanno aumentando in modo preoccupante in Italia, con tecniche sempre più sofisticate per raggirare le persone. Tra le più recenti e diffuse c’è quella legata a presunte offerte di lavoro basate su curriculum inviati. Secondo Assoutenti, questa frode sfrutta il bisogno di trovare un’occupazione per sottrarre informazioni sensibili come dati bancari e personali. Essere informati su come riconoscere e difendersi da questa trappola è essenziale per proteggersi.

Truffe telefoniche, Assoutenti: il nuovo inganno delle false offerte di lavoro

Il meccanismo è tanto semplice quanto ingannevole. La vittima riceve una chiamata da un numero sconosciuto o da un numero con prefisso italiano (+39). L’interlocutore si presenta come un reclutatore che afferma di aver ricevuto il curriculum del destinatario e di voler discutere un’offerta di lavoro. Tuttavia, spesso la persona contattata non ha mai inviato la propria candidatura a quell’azienda.

Nonostante ciò, il truffatore cerca di convincere la vittima della legittimità della proposta. Durante la conversazione, il finto selezionatore potrebbe chiedere informazioni personali, come dati bancari o dettagli sensibili, con la scusa di verificare l’identità o di procedere con l’assunzione. In alcuni casi, viene richiesto persino un pagamento per presunte spese di attivazione del contratto o altri costi inesistenti. Questo è un chiaro segnale di truffa.

Per evitare di cadere in queste trappole, è fondamentale prestare attenzione a determinati segnali d’allarme. A cominciare da quello apparentemente più banale: se non si ricorda di aver inviato un curriculum a quella società, è molto probabile che si tratti di una frode.

Le aziende serie non contattano candidati a caso. Se poi durante la chiamata vengono chiesti dettagli bancari o numeri di carte di credito, è meglio interrompere subito la conversazione. Ed ancora: se la proposta sembra eccessivamente vantaggiosa o urgente, è necessario diffidare. Le opportunità reali prevedono sempre una fase di selezione più articolata. Occorre poi ricordare che molte truffe provengono da numeri non identificabili. Le aziende serie usano contatti ufficiali e verificabili. Infine, se il chiamante insiste affinché si forniscono subito dati o si effettuino pagamenti immediati, si tratta quasi certamente di un tentativo di raggiro.

Nel caso si venga contattati da un presunto selezionatore e si sospetti una truffa, è importante adottare alcune precauzioni: non fornire informazioni personali: mai condividere dati bancari, numeri di carte o documenti con persone non verificate; interrompere la chiamata: se la conversazione appare sospetta, meglio riagganciare immediatamente; verificare l’identità dell’azienda: cercare il numero ufficiale della società e contattarla direttamente per confermare la veridicità della proposta; segnalare il numero sospetto: è possibile denunciare il tentativo di truffa alla Polizia Postale per evitare che altri cadano nella stessa rete.

Fermo restando che, come evidenzia Assoutenti, la prima difesa contro le truffe telefoniche è la consapevolezza. Il che vuol dire essere sempre vigili quando si ricevono chiamate da numeri sconosciuti e diffidare di richieste inusuali o urgenti è fondamentale. Oltre a proteggere le proprie informazioni, è inoltre utile condividere queste conoscenze con amici, familiari e colleghi per evitare che altri possano cadere nella trappola.

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