Il fenomeno delle truffe legate ai conti correnti continua a dilagare e i numeri raccontano una realtà difficile da ignorare. Secondo l’ultima analisi di Banca d’Italia, nel solo secondo semestre del 2024 il valore dei bonifici fraudolenti registrati nel nostro Paese ha superato i 65 milioni di euro.
Truffe sui conti correnti, quasi 1 miliardo di euro bruciato in un anno
Una cifra che dà la misura di quanto diffuso sia questo tipo di raggiro, tanto che da ottobre entreranno in vigore nuove regole che imporranno controlli più stringenti, come la verifica obbligatoria del beneficiario. I dati messi in luce da una ricerca commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat confermano l’allarme: lo scorso anno oltre due milioni di italiani hanno subito truffe collegate al proprio conto corrente, con un danno economico complessivo che sfiora il miliardo di euro.
Non si tratta dunque di episodi isolati, ma di una vera emergenza che colpisce trasversalmente la popolazione, anche se con modalità e intensità diverse. A sorpresa, a cadere più spesso nella rete dei truffatori non sono gli anziani, come si potrebbe immaginare, ma i più giovani. Se la media nazionale delle vittime si attesta intorno al 4,7%, la percentuale sale al 7,3% tra i 25-34enni e arriva addirittura al 9,6% nella fascia dei 18-24 anni. Una tendenza che probabilmente si spiega con l’utilizzo più frequente e disinvolto dei canali digitali, terreno privilegiato per i raggiri.
Gli strumenti usati dai malintenzionati sono quelli classici ma sempre efficaci. In quasi la metà dei casi le frodi viaggiano attraverso e-mail contraffatte, mentre un terzo dei colpi viene messo a segno tramite finti call center che si spacciano per operatori bancari. Non mancano poi SMS trappola, che rappresentano circa un quarto delle segnalazioni, e siti web camuffati ad arte, responsabili di oltre il 20% dei tentativi di frode.
Se il quadro è preoccupante, lo è ancor di più la reazione delle vittime. Quasi quattro truffati su dieci, infatti, scelgono di non sporgere denuncia. A frenarli, secondo l’indagine, è soprattutto la convinzione che il danno economico subito sia troppo basso per giustificare un’azione formale oppure la sensazione di vergogna per essere caduti in un tranello che appare banale. Proprio per questo diventa fondamentale la prevenzione. Gli esperti di Facile.it hanno stilato alcune raccomandazioni di base per ridurre i rischi. Anzitutto diffidare sempre delle e-mail che chiedono credenziali o dati sensibili: le banche non lo fanno mai, e dietro a queste comunicazioni si nasconde quasi sempre il cosiddetto phishing.
Un altro accorgimento utile è attivare le notifiche via SMS o tramite app per ricevere in tempo reale l’avviso di ogni movimento sul conto, così da poter bloccare immediatamente eventuali operazioni sospette. Attenzione anche ai siti su cui si inseriscono i propri dati bancari: devono avere l’indirizzo che inizia con “https” e vanno utilizzati solo su reti sicure, mai su connessioni pubbliche.
Dal 2019, inoltre, è attiva la Strong Customer Authentication, che prevede una doppia verifica dell’identità dell’utente e rende più difficile per i truffatori agire indisturbati. Infine, tra i raggiri più insidiosi c’è quello del finto versamento, sempre più diffuso nelle compravendite online: il truffatore convince il venditore a usare una presunta nuova procedura al bancomat, che invece di accreditare il denaro lo sottrae dal conto della vittima.