TLC, Regno Unito: luce verde alla fusione da 15 miliardi di sterline tra Vodafone e Three

Redazione

L'authority britannica sulla concorrenza ha approvato oggi la fusione tra le società di telecomunicazioni Vodafone e Three nel Regno Unito, sulla base di un accordo dell'importo di 15 miliardi di sterline. La fusione è stata comunque subordinata a determinate condizioni. In particolare l'autorità, la Competition and Markets Authority, ha detto che l’accordo è subordinato al fatto che entrambe le società firmino ''impegni vincolanti a investire miliardi'' per implementare, su tutto il territorio britannico, una rete 5G nell'arco dei prossimi otto anni.

Il nuovo soggetto, inoltre, dovrà applicare specifiche tariffe di telefonia mobile. Vodafone ha già annunciato che il nuovo soggetto investirà oltre undici miliardi di sterline nelle infrastrutture. Altra precisa richiesta dell'authority è quella di offrire termini contrattuali predefiniti agli operatori di reti mobili virtuali.
Vodafone e CK Hutchison, proprietaria della rete Three UK, avevano annunciato l'accordo lo scorso anno che, approvato, unendo le due attività nel Regno Unito, vedrà Vodafone detenere una quota di controllo del 51%, lasciandone a CK Hutchison una di minoranza.

La decisione della Competition and Markets Authority arriva a distanza di quasi un anno dall'annuncio che avrebbe condotto una indagine per verificare che l'accordo (che secondo Vodafone sarà completato, dal punto di vista formale, entro la prima metà del prossimo anno) avrebbe rispettato tutte le regole in materia di concorrenza.
L’autorità di regolamentazione temeva che la fusione, che avrebbe ridotto il numero dei principali operatori di reti di telecomunicazioni da quattro a tre, avrebbe portato a prezzi più alti o a una riduzione dei servizi.
''La decisione odierna crea una nuova forza nel mercato delle telecomunicazioni del Regno Unito e sblocca gli investimenti necessari per costruire l’infrastruttura di rete che il Paese merita'', ha affermato l’amministratore delegato di Vodafone Margherita Della Valle in un comunicato.