TikTok continua a crescere a ritmi impressionanti, tanto da rappresentare oggi la più temibile minaccia alla supremazia di Meta, l’impero di Mark Zuckerberg che comprende Facebook e Instagram.
TikTok, la sfida che toglie il sonno a Meta
A dirlo non è un analista qualsiasi, ma lo stesso Zuckerberg. Durante il processo antitrust intentato dalla Federal Trade Commission contro Meta negli Stati Uniti, il fondatore di Facebook ha ammesso che TikTok è diventato ''più grande di Facebook o Instagram'', rappresentando la più forte minaccia che la sua azienda si sia trovata ad affrontare negli ultimi anni. Parole pesanti, che si inseriscono in un contesto già teso, aggravato dalle rivelazioni fatte anche dall’ex direttrice operativa di Meta, Sheryl Sandberg.
Già nel 2020, Meta aveva messo in conto una perdita tra i 3 e i 6 miliardi di dollari di ricavi pubblicitari a causa dell’ascesa di TikTok. Un’erosione costante, resa ancora più evidente dai dati più recenti.
La forza della piattaforma cinese risiede in un mix letale per la concorrenza: video brevissimi, ma ipnotici, un algoritmo potentissimo e una capacità senza pari di catturare l’attenzione dell’utente. Un esempio lampante arriva proprio dagli Stati Uniti. Tra gennaio e febbraio 2025, TikTok è stato temporaneamente sospeso dagli app store per via di una legge che obbliga la cessione delle attività americane.
Eppure, anziché accusare il colpo, la piattaforma ha tratto vantaggio dalla situazione. Dal momento della riapertura, avvenuta il 13 febbraio, i download sono esplosi con un aumento del 60% rispetto al mese precedente. I visitatori unici giornalieri sono cresciuti del 5% nel solo mese di marzo, segno che la curiosità e la voglia di accedere al servizio non sono affatto scemate, anzi. Ma il dato che più inquieta i colossi rivali è il tempo di permanenza. TikTok, nel confronto diretto con le altre piattaforme, domina.
Negli USA, ogni utente trascorre in media 75 minuti al giorno sulla app cinese, contro i 78 di YouTube e i 50 di Instagram. Una differenza che si riflette inevitabilmente sulle entrate. Solo nel mese di marzo, sempre negli Stati Uniti, gli utenti hanno speso su TikTok 144 milioni di dollari, una cifra impressionante, più che raddoppiata rispetto al mese precedente. E non si tratta solo di regali virtuali per i creator: cresce anche la componente legata agli acquisti, segno che l’app si sta trasformando in una vera e propria piattaforma commerciale.
In Italia, seppur con numeri assoluti inferiori, la tendenza è simile. Secondo un’analisi di Comscore/Sensemakers per ItaliaOggi, nel 2024 TikTok ha registrato una media mensile di 19,2 milioni di utenti maggiorenni, contro i 25,3 milioni di Instagram. Ma ancora una volta, è il tempo a fare la differenza. Complessivamente, TikTok ha totalizzato 8,2 miliardi di minuti al mese, superando i 7,5 miliardi della piattaforma di Meta. E il confronto diventa ancora più schiacciante quando si considera il tempo medio per utente: TikTok raggiunge i 394 minuti al mese, mentre Instagram si ferma a 322. A febbraio 2025, ogni utente di TikTok ha trascorso in media 411 minuti sulla piattaforma, quasi due ore in più rispetto agli utenti di Instagram. Una distanza che non si colma con un semplice restyling.
Ma perché TikTok vince? Non basta dire che ha inventato i video brevi: è questione di alchimia tecnologica. Il suo algoritmo – frutto di un’intelligenza artificiale avanzatissima – analizza in tempo reale più di 80 parametri, dalla durata della visione alla velocità con cui si scorrono i contenuti, dai like ai commenti, fino alle interazioni con hashtag e tendenze.
Ogni feed è cucito su misura, come un abito sartoriale per lo scroll compulsivo. Nel frattempo, Meta prosegue i propri sforzi per recuperare terreno, puntando sul formato dei Reels nel tentativo di replicare il successo ottenuto da TikTok. Tuttavia, la leadership dell’app cinese appare consolidata, grazie a una strategia algoritmica altamente personalizzata e a una capacità di engagement che, al momento, non trova eguali nel panorama digitale. Per Meta, la sfida si fa sempre più stringente: ogni minuto trascorso dagli utenti su TikTok rappresenta una frazione di attenzione – e di valore economico – sottratta alle proprie piattaforme.