Una scossa di terremoto, di 4.4 gradi di magnitudo, si è registrata la scorsa notte ai Campi Flegrei, poco dopo l'1,25, ed è stata avvertita nettamente in tutta la città di Napoli, provocando danni, anche consistenti, e scene di paura ovunque.
Terremoti: notte di terrore ai Campi Flegrei
La percezione della scossa è stata alta perché l'epicentro è stato localizzata ad una profondità di poco meno di tre chilometri. La scossa ha avuto la stessa intensità di quella che colpì l'area il 20 maggio del 2024, conseguenza del fenomeno del bradisismo che si ripresenta ciclicamente.
Al momento non vengono segnalate persone che abbiano subito ferite gravi, ma i danni alle cose sembrano essere, ad una prima sommaria rilevazione ingenti. Molti cornicioni sono crollati, cadendo e danneggiando le automobili parcheggiate in strada.
Poco dopo la scossa, il capo della Protezione civile, Ciciliano, ha convocato una riunione d'urgenza per fare il punto della situazione, coordinandosi con la struttura della Regione Campania. Nell'immediatezza dell'evento sismico sono scattate le procedure per allestire delle aree nelle quali convogliare ed accogliere la popolazione in attesa che l'allarme finisca.
Per oggi, per consentire ai tecnici di confermarne l'agibilità, è stata decisa la chiusura delle scuole a Pozzuoli e nei quartieri di Napoli di Bagnoli e Fuorigrotta (le relative ordinanze sono state firmate dal sindaco del capoluogo, Gaetano Manfredi).
Per una errata comunicazione sull'area destinata ad accogliere i civili, ci sono stati momenti di tensione davanti all'ex base Nato di Agnano. La gente pensava che l'area di accoglienza fosse dentro il perimetro della vecchia struttura della Nato, quando invece la zona indicata è quella davanti gli ingressi della base, ritenuta essa stessa non a garanzia di sicurezza.