Madrid è stata teatro di una massiccia manifestazione di protesta contro la speculazione edilizia e per chiedere l'accesso ad abitazioni a prezzi accessibili. Gli organizzatori hanno detto che fino a 150.000 persone si sono unite alla protesta a Madrid, mentre dimostrazioni si sono tenute in circa 40 città in tutto il paese. I dimostranti, da Malaga sulla Costa del Sol a Vigo nel nord-ovest dell'Atlantico, hanno chiesto la "fine del racket immobiliare", al grido "i proprietari sono colpevoli, il governo è responsabile".
Spagna: decine di migliaia di manifestanti in piazza a Madrid contro la speculazione edilizia
Valeria Racu, portavoce del sindacato degli inquilini di Madrid, ha chiesto scioperi degli affitti simili a quelli organizzati di recente in alcune città costiere catalane.
"Questo è l'inizio della fine del settore immobiliare - ha detto Racu -. L'inizio di una società migliore, senza latifondismo e questo sistema parassitario che divora i nostri stipendi e le nostre risorse".
Il sindacato afferma che 1,4 milioni di famiglie spagnole spendono più del 30% del loro reddito per l'alloggio, 200.000 famiglie più di 10 anni fa.
L'edilizia abitativa è diventata il problema sociale numero uno in Spagna, poiché la speculazione immobiliare e gli appartamenti turistici hanno fatto sì che il costo degli affitti diventasse fuori dalla portata di tutti, fatta eccezione per i più ricchi.
Le statistiche ufficiali dicono che a Madrid ci sono almeno 15.000 appartamenti turistici abusivi, mentre a Barcellona il consiglio comunale ha dichiarato che non rinnoverà le attuali 10.000 licenze per appartamenti turistici quando scadranno nel 2028.
Ciò che inizialmente era un problema nelle zone ad alta concentrazione turistica, come le isole Baleari e Canarie, nonché Barcellona, è diventato un problema in tutto il Paese, con proteste a Siviglia, Valencia, Santiago de Compostela, Burgos e San Sebastián, tra le altre città, dove i dimostranti hanno agitato mazzi di chiavi in quello che è diventato un simbolo del malcontento per la mancanza di case a prezzi accessibili.
Nelle Baleari l'affitto medio per un piccolo appartamento è aumentato del 40% in cinque anni, arrivando a circa 1.400 euro al mese, più dello stipendio mensile medio di chi lavora nel settore alberghiero, l'industria principale della regione.
I giovani sono stati i più colpiti, poiché i costi degli alloggi sono saliti alle stelle mentre gli stipendi restano stagnanti. Uno studio pubblicato dal Consiglio dei giovani ha mostrato che la mancanza di alloggi a prezzi accessibili ha fatto sì che l'anno scorso l'85% dei giovani sotto i 30 anni vivesse ancora con i genitori.
A Barcellona, dove migliaia di persone si sono radunate in Plaça d'Espanya, i manifestanti hanno chiesto una riduzione del 50% degli affitti, contratti di locazione a tempo indeterminato e la fine della speculazione immobiliare.
Secondo l'agenzia catalana per l'edilizia abitativa, gli affitti a Barcellona sono aumentati del 70% negli ultimi 10 anni. Gli stipendi sono aumentati del 17,5% nello stesso periodo.