Le scelte dell'Amministrazione Trump, con nuove restrizioni sulle esportazioni statunitensi di semiconduttori, hanno colpito duramente i futures dell'indice tecnologico Nasdaq, di Wall Street, con il titolo del colosso dei chip di intelligenza artificiale Nvidia crollato. Ieri sera il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha rilasciato nuovi requisiti per le licenze di esportazione per Nvidia e AMD.
Semiconduttori: le restrizioni americane affossano i titoli del Nasdaq
Nvidia ha dichiarato di dovere affrontare accuse per 5,5 miliardi di dollari a seguito delle restrizioni sulle esportazioni verso la Cina, un mercato chiave per uno dei suoi chip più popolari.
Le azioni di Nvidia sono crollate del 6,4% nelle contrattazioni pre-mercato, mentre quelle di AMD hanno perso il 6,8%. Anche altri titoli di chip hanno perso terreno, con Micron Technology in calo del 4% e Broadcom del 3,9%.
I controlli sulle esportazioni rappresentano il più recente tentativo dell'amministrazione del presidente Donald Trump di impedire la vendita di semiconduttori avanzati alla Cina.
Quanto accaduto a Nvidia, a detta degli analisti, ha evidenziato l'impatto delle tensioni commerciali sulle imprese e ha alimentato il timore che i continui cambiamenti nella politica commerciale statunitense avrebbero potuto incidere sui consumi interni e sulla crescita economica. Gli investitori sono ora in allerta sulle prospettive delle aziende in questa stagione di utili.
Tali preoccupazioni hanno inoltre portato a una forte volatilità sui mercati finanziari: quest'anno tutti e tre i principali indici di Wall Street hanno perso terreno. Gli investitori seguiranno attentamente il discorso che il presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell terrà nel corso della giornata per avere indicazioni su come la banca centrale risponderà alla volatilità del mercato, unitamente alle preoccupazioni sulla crescita.