Quando un anno si chiude arriva il tempo dei bilanci. Ecco quello delle vittorie scientifiche che il 2024 ha registrato.
A ottobre, il razzo Starship di Elon Musk ha ottenuto un risultato eccezionale, dopo che una parte di esso è stata ''catturata'' durante il rientro, invece di finire, come accade da sempre, in mare. È rimasto incastrato in un paio di giganteschi bracci meccanici, o "bacchette", come parte del suo quinto volo di prova. Una evoluzione che consente di fare un grande passo avanti per sviluppare un razzo completamente riutilizzabile e rapidamente dispiegabile per raggiungere la Luna e forse persino Marte.
Scienza - Dalla scoperta di una città perduta alla speranza di salvare il rinoceronte bianco: le vittorie scientifiche del 2024
Il cervello della mosca ha più di 130.000 fili con 50 milioni di connessioni intricate. Questi insetti possono camminare, librarsi in aria e i maschi sanno persino cantare canzoni d'amore per corteggiare le compagne, tutto questo grazie a un cervello più piccolo di una capocchia di spillo. Ma è stato solo a ottobre che gli scienziati che studiavano il cervello di un moscerino della frutta hanno mappato la posizione, la forma e le connessioni di ciascuna delle sue 130.000 cellule e dei suoi 50 milioni di connessioni.
Si è trattato dell'analisi più dettagliata mai realizzata sul cervello di un animale adulto e uno dei maggiori esperti del cervello ha descritto questa scoperta come un "enorme passo avanti" nella comprensione del nostro cervello.
Tra le grandi scoperte di quest'anno c'è anche la città Maya ritrovata nella giungla. E' accaduto quando uno studente della Tulane University, negli Stati Uniti, si è imbattuto in un'indagine laser condotta da un'organizzazione messicana per il monitoraggio ambientale.
Elaborando i dati con i metodi usati dagli archeologi, ha visto ciò che ad altri era sfuggito: un'enorme città antica che, nel periodo del suo massimo splendore, tra il 750 e l'850 d.C., poteva ospitare dalle 30.000 alle 50.000 persone.
ella città, scomparsa sotto la giungla messicana, gli archeologi hanno trovato piramidi, campi sportivi e anfiteatri.
Il complesso, che i ricercatori hanno chiamato Valeriana, è stato individuato utilizzando il Lidar, un tipo di rilevamento laser che mappa le strutture sepolte sotto la vegetazione.
Nel mondo sono rimasti solo due rinoceronti bianchi settentrionali, ma ora c'è una speranza di potere salvare la specie. Gli scienziati hanno ottenuto la prima gravidanza di rinoceronte tramite fecondazione in vitro al mondo , trasferendo con successo un embrione di rinoceronte creato in laboratorio in una madre surrogata.
La procedura è stata eseguita su rinoceronti bianchi meridionali, una sottospecie strettamente imparentata con i rinoceronti bianchi settentrionali, di cui esistono ancora migliaia di esemplari, e ci sono voluti 13 tentativi per portarla a termine.
La madre alla fine morì a causa di un'infezione, ma l'autopsia rivelò che il feto maschio di 6,5 cm si stava sviluppando bene e aveva il 95% di possibilità di nascere vivo, dimostrando che è possibile una gravidanza fruttuosa tramite fecondazione in vitro con rinoceronti.
Esistono 30 preziosi embrioni di rinoceronte bianco settentrionale. Il passo successivo sarebbe ripetere il successo con alcuni di questi embrioni.
Sul fronte della salvaguardia della biodiversità a livello globale, un studio decennale ha dimostrato l'efficacia delle azioni di conservazione. Scienziati provenienti da decine di istituti di ricerca hanno esaminato 665 sperimentazioni di misure di conservazione in diversi paesi e oceani, scoprendo che avevano avuto un effetto positivo in due casi su tre.
Le misure adottate spaziavano dalla schiusa del salmone reale all'eradicazione delle alghe invasive e gli autori dello studio hanno affermato che i loro risultati hanno offerto un "raggio di luce" per coloro che lavorano per proteggere gli animali e le piante minacciate.
Lo scorso anno, per un atto vandalico, fu tagliato il famoso sicomoro incastonato in una breccia nel Vallo di Adriano, visto ormai da milioni di persone. Il suo abbattimento fu uno shock, soprattutto in Gran Bretagna, ma a marzo, dai semi e dai rametti recuperati è sbocciata una nuova vita, dando speranza che questo albero iconico abbia un futuro.
I giovani rametti e i semi gettati a terra quando l'albero è caduto sono stati recuperati dal National Trust, che si prende cura del sito insieme alla Northumberland National Park Authority.
Ora le giovani piante vengono donate ad enti di beneficenza , gruppi e individui come "alberi della speranza".