Attualità

Record di assistiti Caritas, cresce il disagio tra lavoratori e anziani

Redazione
 
Record di assistiti Caritas, cresce il disagio tra lavoratori e anziani

Sono numeri che raccontano una crisi silenziosa ma profondamente radicata quelli diffusi oggi da Caritas Italiana nel Report statistico 2025 sulla povertà in Italia, presentato a Roma insieme al Bilancio Sociale 2024. Secondo il documento, in Italia ci sono oltre 5,6 milioni di poveri assoluti, quasi un italiano su dieci, incapace di soddisfare i bisogni fondamentali per una vita dignitosa.

Record di assistiti Caritas, cresce il disagio tra lavoratori e anziani

Nel solo 2024, 277.775 persone (e relativi nuclei familiari) si sono rivolti ai Centri di ascolto, mense, empori solidali e altri servizi Caritas. Un incremento del +3% rispetto all’anno precedente e del +62,6% rispetto al 2014. A livello territoriale, la crescita della povertà è stata più accentuata al Nord (+77%) e nel Mezzogiorno (+64,7%).

Non si tratta più solo di disoccupati: la povertà oggi colpisce anche chi lavora. Il 30% degli occupati in Italia fatica ad arrivare a fine mese, delineando il profilo dei cosiddetti working poor. A preoccupare è anche l’invecchiamento della povertà: gli over 65 assistiti dalla Caritas sono raddoppiati in dieci anni, passando dal 7,7% del 2015 al 14,3% del 2024. Tra gli italiani, la quota sale al 24,3%. L’età media degli assistiti ha raggiunto i 47,8 anni, con un differenziale importante tra italiani (54,6 anni) e stranieri (42,9).

Anche se l’inflazione è scesa al +1% nel 2024, il caro vita continua a pesare. I beni alimentari hanno registrato un aumento del +2,4%, l’istruzione del +2,9% e l’energia a tariffe regolate è schizzata al +12,7%. Le retribuzioni reali, nel frattempo, hanno perso il -4,4% dal 2019 e il -8,7% dal 2008, il peggior dato tra i Paesi del G20.

Il 33% degli assistiti Caritas vive in condizioni di disagio abitativo, con il 22,7% in grave esclusione sociale (senza tetto, sotto sfratto, in alloggi precari). Sul fronte della sanità, 6 milioni di italiani hanno dovuto rinunciare a prestazioni necessarie nel 2024. Tra gli assistiti, il 15,7% presenta vulnerabilità sanitarie, spesso legate a malattie gravi non adeguatamente coperte dal sistema pubblico.

Il 63,4% dei nuclei assistiti ha figli minori. Il livello d’istruzione basso si conferma un forte fattore di rischio. Il 56,2% degli utenti è di nazionalità straniera (in calo per la riduzione di richieste da parte degli ucraini), mentre il 42,1% è italiano. Gli assistiti provengono da 180 Paesi, soprattutto da Africa (46,9%), Europa (26,9%), Americhe (13,9%) e Asia (12,4%). I Paesi più rappresentati: Marocco, Perù, Romania, Ucraina, Nigeria, Tunisia, Albania, Senegal, Egitto e Pakistan.

Le nuove misure governative ADI (Assegno di Inclusione) e SFL (Supporto per la Formazione e il Lavoro) coprono una porzione ridotta rispetto al precedente Reddito di Cittadinanza. Nel 2024, solo il 12,8% degli assistiti Caritas ne ha beneficiato (ADI 11,5%, SFL 1,3%), contro il 15,9% del 2023 con il Reddito. Solo il 15% di chi riceveva il Reddito ha avuto accesso alle nuove misure. La Caritas lancia l’allarme: “La riduzione della copertura sociale rischia di penalizzare ulteriormente le fasce più vulnerabili”.

“Se dovessi scegliere una priorità
– ha dichiarato Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italianaripartirei dal legame tra povertà e basso livello scolastico”. L’invito è a costruire alleanze nei territori, coinvolgendo le comunità nel riconoscere “il volto dei poveri”, promuovendo azioni concrete di solidarietà e cittadinanza attiva.

Il Bilancio Sociale 2024 racconta una rete capillare fatta di oltre 5 milioni di prestazioni (circa 18 per ogni assistito), 817 giovani in servizio civile, 138 microprogetti, vacanze solidali per bambini ucraini e corridoi umanitari per 60 persone. Le offerte raccolte nel 2024 hanno superato i 55 milioni di euro, a conferma del ruolo cruciale della Caritas nella risposta al disagio sociale.

  • BPM Milano
  • villa mafalda 300x600
  • Poste Italiane giugno 2025
  • Enel Prima Vera - Rata Vera
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
Apple sfida Bruxelles con un ricorso da 500 milioni di euro e accende il dibattito sulla libertà degli sviluppatori
07/07/2025
Redazione
Apple sfida Bruxelles con un ricorso da 500 milioni di euro e accende il dibattito sulla l...
Cnpr forum a Roma rilancia il dibattito su lavoro previdenza e welfare verso il 2035
07/07/2025
Redazione
Cnpr forum a Roma rilancia il dibattito su lavoro previdenza e welfare verso il 2035
Evaso dopo avere discusso la laurea: che razza di giustizia è questa?
07/07/2025
Redazione
Evaso dopo avere discusso la laurea: che razza di giustizia è questa?
Cassazione conferma la censura al docente che diede del «cretino» ad uno studente
07/07/2025
Redazione
Cassazione conferma la censura al docente che diede del «cretino» ad uno studente