Luxury

Il futuro del lusso italiano si scrive in fabbrica. Prada e UniCredit sostengono le imprese familiari del Fashion & Luxury

Redazione
 
Il futuro del lusso italiano si scrive in fabbrica. Prada e UniCredit sostengono le imprese familiari del Fashion & Luxury

Il lusso Made in Italy è molto più di un comparto economico: è un patrimonio culturale, un simbolo di creatività e un motore strategico per la crescita nazionale. Proprio a sostegno di questa eccellenza, il Gruppo Prada ha aperto le porte della sua “fabbrica-giardino” di Valvigna (AR) per ospitare l’iniziativa InFabbrica, promossa dal Wealth Management e Private Banking Italy di UniCredit.

Prada e UniCredit sostengono le imprese familiari del Fashion & Luxury

L’evento, svoltosi il 3 luglio, ha riunito imprenditori, esperti e rappresentanti di aziende familiari per approfondire le sfide e le opportunità future del settore Fashion & Luxury. La giornata si è articolata in una visita guidata allo stabilimento Prada e in una sessione di confronto con presentazioni e dibattiti, a conferma dell’impegno concreto di UniCredit nel supportare il tessuto produttivo nazionale.

Cuore dell’iniziativa è stata l’anteprima dell’analisi condotta dall’Osservatorio AUB — promosso da AIDAF, UniCredit e Università Bocconi — presentata dal professor Fabio Quarato. Lo studio ha evidenziato come le imprese familiari siano ancora protagoniste assolute nel mondo del lusso italiano, con un’incidenza superiore di oltre 8 punti percentuali rispetto alla media nazionale.

Tra i dati chiave spiccano la solidità patrimoniale e la redditività in crescita, soprattutto nel segmento gioielleria, dove il ROI nel 2023 ha toccato il 14%. Interessante anche la crescente apertura del capitale (13,4% delle aziende hanno ceduto quote significative) e la presenza sempre più importante delle donne nei board aziendali, che superano il 33% dei consiglieri nel 41,8% delle imprese.

Non mancano però le criticità: il ricambio generazionale e l’inclusione dei giovani nei consigli di amministrazione restano sfide aperte, con soli il 24,2% dei CdA che includono membri under 40.

Il dibattito moderato da UniCredit ha visto la partecipazione di figure di spicco come Lorenzo Bertelli (Head of Corporate Social Responsibility, Gruppo Prada), Remo Taricani (Deputy Head of Italy, UniCredit), Massimiliano Mastalia (Responsabile Wealth & Large Corporates, UniCredit), Renato Miraglia (Head of Wealth Management e Private Banking Italy, UniCredit), Giulia Molteni (Group CMO, Molteni Group), Lamberto Frescobaldi (Presidente, Marchesi Frescobaldi) e Manuela Soncini (Head of Wealth Advisory, UniCredit).

«Le imprese familiari del lusso rappresentano l’essenza più autentica dell’eccellenza italiana — ha commentato Remo Taricani —. UniCredit è al loro fianco con strumenti su misura, relazioni di lungo termine e momenti di confronto come InFabbrica, per accompagnarle nella crescita e nell’innovazione, affinché continuino a essere ambasciatrici del Made in Italy nel mondo».

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