Nel secondo trimestre 2025 il mercato del lavoro italiano mostra segnali di rallentamento sul fronte della domanda di personale. Secondo le stime preliminari diffuse dall’Istat, il tasso di posti vacanti nelle imprese dell’industria e dei servizi con dipendenti si attesta all’1,7%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. La flessione interessa sia il comparto industriale, che scende all’1,6% (-0,1 punti), sia quello dei servizi, che registra una diminuzione più marcata (-0,2 punti) attestandosi anch’esso all’1,7%.
Posti vacanti in calo nel secondo trimestre 2025 secondo le stime Istat
Nelle imprese con almeno 10 dipendenti, invece, il tasso rimane stabile all’1,6%, frutto di andamenti divergenti tra i due settori: da un lato, l’industria segna un leggero incremento (+0,1 punti), dall’altro i servizi scendono di 0,2 punti percentuali.
I posti vacanti sono definiti come quelle posizioni retribuite, nuove o già esistenti, che risultano libere o in procinto di liberarsi e per le quali i datori di lavoro avviano una ricerca attiva di candidati idonei, anche al di fuori della propria organizzazione, mettendo in campo sforzi aggiuntivi per reperirli. Il tasso di posti vacanti, espresso come rapporto percentuale tra il numero di posizioni libere e la somma di queste con quelle già occupate, rappresenta un indicatore utile per interpretare l’andamento congiunturale del mercato del lavoro e anticipare le dinamiche occupazionali.
Le stime rese disponibili da Istat derivano da due rilevazioni: la mensile sull’occupazione, gli orari di lavoro, le retribuzioni e il costo del lavoro nelle grandi imprese (con almeno 500 dipendenti) e la trimestrale “Vela” sui posti vacanti e le ore lavorate (rivolta alle imprese fino a 499 dipendenti).
Questi dati, pubblicati in forma preliminare, saranno aggiornati e integrati nella prossima diffusione prevista per il 12 settembre 2025, che offrirà un quadro più completo sull’evoluzione dei posti vacanti nelle imprese italiane.