Economia

Petrolio: prezzi pressoché invariati, tra timori sull'economia Usa e tensioni in Medio Oriente

Redazione
 
I prezzi del petrolio sono rimasti oggi pressoché invariati, proseguendo nella tendenza al ribasso. Questo perché i timori sull'economia statunitense, dopo i dati contrastanti sull'andamento dell'occupazione, e la ripresa dei colloqui di cessate il fuoco a Gaza ha attenuato le preoccupazioni sulle possibili interruzioni dell'approvvigionamento.

Petrolio: prezzi pressoché invariati, tra timori sull'economia Usa e tensioni in Medio Oriente

Sia i future sul greggio Brent che quelli sull'US West Texas Intermediate (WTI) sono saliti di 10 centesimi, lo 0,1% ciascuno. I future sul Brent, che hanno perso circa il 3% finora questa settimana, erano a 77,32 dollari al barile, e il WTI, che ha perso quasi il 5%, a 73,11 dollari.

Questa settimana entrambi gli indici di riferimento hanno toccato il livello più basso dall'inizio di gennaio, dopo che il governo degli Stati Uniti ha drasticamente abbassato la sua stima dei posti di lavoro creati dai datori di lavoro nel Paese quest'anno fino a marzo, alimentando i timori di una possibile recessione, che colpirebbe il Paese che più consuma petrolio. Dati recenti dalla Cina, il principale importatore di petrolio, hanno evidenziato un'economia in difficoltà e un rallentamento della domanda di petrolio da parte delle raffinerie locali. Una rinnovata spinta per un cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas ha anche contribuito ad alleviare le preoccupazioni per l'offerta e ha pesato sui prezzi del petrolio.
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