Uova di cioccolato, colombe, pastiere e decorazioni primaverili iniziano a riempire scaffali e vetrine, segnando l’avvicinarsi della Pasqua. Tuttavia, quest’anno i consumatori si trovano di fronte a un incremento significativo dei prezzi dei prodotti tipici pasquali. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato un aumento medio del 6,2% rispetto al 2024, con rincari che riguardano sia il settore alimentare sia quello delle decorazioni.
Pasqua 2025: rincari fino al 10% su dolci e decorazioni, famiglie più prudenti negli acquisti
Le uova di Pasqua registrano un aumento del 7,4%, mentre gli ovetti di cioccolato segnano un incremento del 10%. Secondo quanto emerso dalla Commissione di allerta rapida sui prezzi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), il costo del cacao continua a subire tensioni sui mercati internazionali, ma l’aumento del prezzo finale è attribuibile anche ai ricarichi lungo la filiera. Le colombe pasquali segnano un incremento medio del 6%, mentre le uova fresche aumentano del 7,5%.
Per la carne si registra un rincaro del 3,8%, con un picco del 5% per la carne di agnello. Anche il settore delle decorazioni pasquali è coinvolto nella crescita dei prezzi: fiori come tulipani, ranuncoli e fresie subiscono aumenti compresi tra il 7% e il 12,5%.
Le famiglie italiane, di fronte a questi aumenti, mostrano un atteggiamento sempre più prudente. Pur senza rinunciare alle celebrazioni, adottano strategie per contenere le spese, con una crescente tendenza al “fai da te” nella preparazione di dolci e piatti tipici. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori monitora da tempo i costi degli stampi per la produzione casalinga di uova di cioccolato, rilevando per il 2025 un rincaro medio del 3,8%. Tra le preparazioni più diffuse si segnalano macarons, cupcake e biscotti decorati, oltre a rivisitazioni della pastiera, proposta quest’anno in varianti al cioccolato o all’arancia.
Sul fronte del turismo pasquale, le stime dell’O.N.F. indicano che circa 4,1 milioni di famiglie, pari a una su sei, sceglieranno di trascorrere la festività lontano da casa. Il 94% di queste resterà in Italia, optando per l’ospitalità presso amici e parenti oppure per soluzioni economiche come bed & breakfast, agriturismi e appartamenti in affitto. Per quanto riguarda la ristorazione, una famiglia su quattro sceglierà di pranzare fuori casa, prediligendo agriturismi e ristoranti tradizionali. Resta forte la preferenza per il pic-nic e il barbecue all’aperto, condizioni meteorologiche permettendo.
Il rincaro dei prodotti pasquali si inserisce in un contesto di crescente attenzione da parte dei consumatori alla gestione del budget familiare. Federconsumatori sottolinea l’importanza di un acquisto consapevole, ponendo l’accento sulla necessità di confrontare le offerte, evitare acquisti impulsivi e privilegiare prodotti a chilometro zero, che garantiscono maggiore freschezza e un risparmio medio del 30% rispetto ai prodotti della grande distribuzione.
L’attenzione alla qualità resta cruciale, in particolare per le carni, per cui è fondamentale verificare la provenienza, l’integrità della confezione e le date di confezionamento e scadenza. Nel caso delle uova di cioccolato, è opportuno accertarsi che le sorprese rispettino le normative di sicurezza europee, riportando il marchio CE e le indicazioni relative all’età consigliata per l’utilizzo.