Attualità
Il Presidente Mattarella richiama l’Europa all’unità: “Solo insieme possiamo affrontare le sfide globali”
di WGR

Un momento storico che impone responsabilità, unità e concretezza. Questo il messaggio che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha portato oggi a Bruxelles, incontrando la delegazione degli eurodeputati italiani e il Collegio dei Commissari europei. In un’Europa attraversata da tensioni geopolitiche, crisi economiche e nuove sfide, il Capo dello Stato ha rilanciato l’importanza di un progetto comune, in grado di offrire sicurezza, benessere e prospettive di pace. “Fortunatamente ci sono differenze politiche nell’Europarlamento e nella delegazione italiana, e dall’ascolto reciproco di queste differenze emerge la ricchezza che il Parlamento può fornire. Siamo tutti in questo momento responsabili, in un momento così complicato avvertiamo tutti molto intensamente la proiezione europea della nostra responsabilità, perché è il veicolo con cui possiamo contribuire alla prospettiva di pace e stabilità”, ha affermato Mattarella, sottolineando il valore del pluralismo e del dialogo.
Nel suo saluto agli eurodeputati, il Presidente ha richiamato la necessità, specie in fasi delicate come quella attuale, di rafforzare il senso di responsabilità e la consapevolezza che solo attraverso la collaborazione europea si possono fronteggiare le incertezze dell’ordine internazionale. Rivolgendosi ai vertici delle istituzioni UE, Mattarella ha evidenziato come “una Unione allargata dovrà essere, necessariamente, anche una Unione più forte e più coesa”. Il ciclo istituzionale che si apre, secondo il presidente, rappresenta un crocevia decisivo: occorre “un salto di qualità per una riforma complessiva dell’Unione”, capace di coniugare le priorità europee con un rafforzamento della sua architettura istituzionale. Mattarella ha quindi invitato a rileggere con orgoglio la strada percorsa finora dall’Unione, pur riconoscendo le lacune e i ritardi accumulati. “Occorre partire da questa consapevolezza per riflettere sul futuro e sul progetto di integrazione continentale, in un frangente storico inquieto e così esposto a molteplici e anche impreviste perturbazioni dell’ordine internazionale”.
Il Capo dello Stato ha ribadito che la riflessione sull’Unione deve tradursi in azione concreta, per rafforzare il prestigio e l’autorevolezza dell’Europa nel mondo, promuovendo i suoi valori e i suoi interessi. In particolare, Mattarella ha richiamato la responsabilità verso i Paesi candidati all’ingresso nella UE: “L’alternativa, di cui purtroppo già si vedono segnali, è quella di un affievolimento della spinta europeista nelle opinioni pubbliche, e quindi nei governi, di quei Paesi la cui fiducia nell’Unione e nelle sue promesse di benessere e sicurezza non avremo saputo alimentare adeguatamente”. Sul fronte della sicurezza, Mattarella ha sottolineato come “ci troviamo a dover colmare con urgenza i ritardi accumulati nel corso di decenni in cui gli Stati membri non hanno saputo convergere su scelte condivise per rafforzare la capacità di difesa comune”. Per il presidente, la politica di sicurezza e difesa comune “non può non essere adeguatamente sviluppata”, poiché solo una UE realmente capace di agire su scala globale potrà reggere le sfide strutturali che si profilano all’orizzonte.
Richiamando la guerra in Ucraina e le crisi nel Vicino Oriente e in Asia, Mattarella ha avvertito: “Se l’Unione Europea sarà assente o inefficace in questi scacchieri, altri attori prenderanno il sopravvento, sostituendosi all’Europa nei rapporti storici con altri continenti”. Davanti ai commissari europei, Mattarella ha assicurato che l’Italia è pronta a lavorare con responsabilità e concretezza su tutti i “cantieri” già aperti a livello europeo: dalle politiche migratorie alla semplificazione amministrativa, fino alle raccomandazioni su mercato unico e competitività.
A rendere omaggio all’impegno europeista di Mattarella è intervenuta la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Nel suo primo discorso di dieci anni fa lei ha definito la nostra Unione un porto sicuro e una frontiera di speranza. Da allora ha sempre invitato l’Europa a essere ambiziosa e a puntare più in alto. Ha chiesto un’azione forte in materia di competitività, in linea con le relazioni Draghi e Letta. Ci ha ricordato la nostra responsabilità di lasciare il mondo un posto migliore per i nostri figli e nipoti, e ha mantenuto un sostegno fermo all’Ucraina”. In un’Europa che deve fare i conti con instabilità e sfide globali senza precedenti, il presidente Mattarella richiama tutti, istituzioni e cittadini, al tempo della responsabilità. Un tempo che, come ha ricordato von der Leyen, è anche quello dell’ambizione e della speranza, nel segno di un’Unione capace di riformarsi e di essere protagonista del proprio destino".