AssoParchi, l’associazione che rappresenta oltre 500 imprese italiane operanti nei settori dei parchi a tema, acquatici, faunistici, avventura e attività esperienziali, ha annunciato la propria partecipazione alla nascita della Rete Imprese di Spettacolo. Questa nuova aggregazione, costituita all’interno di AGIS, riunisce diverse sigle associative, tra cui ANET, Assoconcerti, Assomusica e ISP, con l’obiettivo di dare rappresentanza alle realtà dello spettacolo dal vivo a capitale privato e alle imprese del tempo libero che operano secondo logiche di mercato.
Parchi divertimento, teatri e concerti insieme: nasce un polo da oltre 55 milioni di spettatori
La Rete nasce per la prima volta come piattaforma comune destinata a un settore di rilevante valore culturale, economico e occupazionale. I dati SIAE indicano che nel 2024 le imprese del comparto hanno generato ricavi pari a 1,5 miliardi di euro, registrando oltre 55 milioni di spettatori esclusivamente attraverso la vendita dei biglietti. La presentazione ufficiale della Rete Imprese di Spettacolo si è svolta nell’ambito delle celebrazioni per gli 80 anni dell’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli e del Sottosegretario Gianmarco Mazzi.
Luciano Pareschi, Presidente di AssoParchi, ha dichiarato: “L’Italia conserva da secoli un rapporto privilegiato con lo spettacolo dal vivo. Abbiamo fortemente voluto partecipare alla nascita di Rete Imprese Spettacolo per custodire, promuovere e tutelare una tradizione che, negli ultimi anni, ha trovato nuova linfa anche nei parchi divertimento, dove lo spettacolo dal vivo ha raggiunto livelli qualitativi e investimento assimilabili a quelli dei teatri, incontrando un nuovo pubblico di famiglie, giovani e turisti internazionali. Nei nostri parchi, musical, spettacoli acrobatici e live-show non sono più un complemento, ma un elemento portante dell’esperienza di visita”.
La Rete si propone di fornire una rappresentanza specifica e una visione condivisa alle imprese che producono e programmano spettacoli dal vivo secondo logiche imprenditoriali, promuovendo uno sviluppo del settore basato su qualità, sostenibilità e innovazione. Tra gli obiettivi indicati vi sono la creazione di posti di lavoro stabili, l’occupazione stagionale qualificata, gli investimenti e le ricadute economiche sui territori.
Per il dialogo con le istituzioni, la Rete propone un pacchetto di misure concrete: l’adozione di un’IVA ridotta al 5% a sostegno di investimenti e pubblico, analogamente a quanto previsto per editoria e opere d’arte; l’introduzione di tax credit e fondi dedicati alle imprese dello spettacolo; e il potenziamento e la modernizzazione delle strutture, con particolare attenzione a sicurezza, accessibilità e sostenibilità. Sul piano normativo, le richieste comprendono la semplificazione dei diritti d’autore e connessi, la riduzione degli oneri burocratici con norme più adeguate alla natura imprenditoriale delle attività e la definizione di codici ATECO specifici per riconoscere le peculiarità del settore.
Maurizio Crisanti, Direttore di AssoParchi, ha sottolineato l’importanza di un approccio unitario: “Le esigenze dei parchi coincidono sempre più con quelle della musica dal vivo e del teatro privato. La costruzione e l’ammodernamento degli impianti, la sostenibilità economica, i processi autorizzativi, il riordino dei codici ATECO e della disciplina dei sistemi di biglietteria sono temi che richiedono una piattaforma comune. Avere una rappresentanza unitaria permette di affrontare queste sfide con strumenti adeguati e di sostenere investimenti che generano occupazione e valore misurabile”.
Il settore dei parchi divertimento ha registrato nel 2024 oltre 21,1 milioni di visitatori e più di 300 milioni di euro di ricavi dalla biglietteria, confermandosi come uno dei comparti più dinamici dell’industria dell’intrattenimento. Alla Rete Imprese di Spettacolo partecipano anche la musica dal vivo, che nel 2024 ha totalizzato oltre 39.000 eventi di musica popolare contemporanea con più di 24 milioni di spettatori e un giro d’affari vicino al miliardo di euro, e il teatro di iniziativa privata orientato al grande pubblico, con oltre 9,5 milioni di presenze e incassi per 170 milioni di euro.