Esteri

Medio Oriente: Netanyahu regola i conti con Gallant e lo licenzia

Redazione
 
Medio Oriente: Netanyahu regola i conti con Gallant e lo licenzia
Dopo mesi di tensione sulla conduzione del conflitto e sul dossier degli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. sostituendolo con il ministro degli Esteri, Israel Katz. L'annuncia ha scatenato la reazione degli oppositori del primo ministro, scesi in piazza per protestare e che ieri sera si sono, in centinaia, avvicinati alla residenza del premier, tenuti a bada da un imponente schieramento della polizia. Katz sarà sostituito, come capo della diplomazia israeliana, da Gideon Sa'ar.

Medio Oriente: Netanyahu regola i conti con Gallant e lo licenzia

Ai più non è sfuggito che la mossa di mandare via Gallant (da sempre ascoltato interlocutore degli Stati Uniti) è stata attuata mentre ancora erano in corso le votazioni per la Casa Bianca. Peraltro il rimpasto è avvenuto in un momento cruciale per Israele, impegnato in guerre sanguinose a Gaza e in Libano, in attesa di un possibile attacco di rappresaglia da parte dell'Iran.

Gallant, che su X ha detto che "la sicurezza di Israele è stata e sarà sempre la mia missione per tutta la vita", in una dichiarazione televisiva ha affermato che il suo allontanamento era il risultato di una disputa su tre cose: la questione del servizio militare degli ultra-ortodossi, l'abbandono degli ostaggi a Gaza e la necessità di un'inchiesta ufficiale sull'attacco di Hamas del 7 ottobre.
"Non c'è e non ci sarà perdono per aver abbandonato gli ostaggi" - ha detto Gallant - "Questo sarà un 'marchio di Caino' che la società israeliana porta con sé, così come coloro che conducono su questa strada sbagliata".
Netanyahu, da parte sua, per dare una chiave di lettura alla sua decisione, ha detto di avere "fatto molti tentativi" per superare le divergenze con Gallant, ma che "continuavano ad ampliarsi" e "sono venute a conoscenza del pubblico in modo inaccettabile". "Peggio ancora" - ha aggiunto - "sono venute a conoscenza del nemico: i nostri nemici ne hanno tratto piacere e ne hanno tratto grandi benefici".

Netanyahu e Gallant sono stati spesso in disaccordo sulla guerra a Gaza. Ad agosto, Gallant ha detto, nel corso di una audizione a porte chiuse davanti ad una commissione della Knesset, che l'obiettivo di Netanyahu di una "vittoria assoluta" a Gaza era "una sciocchezza". Netanyahu, replicando, ha rilasciato un comunicato stampa accusando Gallant di adottare una "narrazione anti-Israele".
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