Nella foto, il CEO di MPS, Luigi Lovaglio
Banca Monte dei Paschi di Siena ha chiuso il primo semestre del 2025 con risultati solidi e in crescita, confermando la validità del proprio piano industriale e la capacità di generare valore sostenibile. L’utile netto ha raggiunto quota 892 milioni di euro, in aumento del 21,4% su base annua, trainato da un incremento dei ricavi e da una gestione attenta dei costi e dei rischi. Il secondo trimestre, in particolare, si è chiuso con un utile di 479 milioni (+15,7% rispetto al primo trimestre), consolidando il trend positivo già in atto.
MPS accelera sulla redditività e consolida la sua solidità patrimoniale nel primo semestre 2025
I ricavi totali del semestre sono cresciuti dell’1,1% anno su anno, attestandosi a 2,05 miliardi di euro. In particolare, le commissioni nette hanno segnato un aumento del 9,1%, spinte dall’ottima performance dell’area wealth management e advisory (+13,8%). Nonostante il calo del margine di interesse (-6,7%) per l’effetto del ribasso dei tassi, il margine trimestrale ha registrato un miglioramento grazie alla gestione efficace del costo della raccolta.
La banca ha proseguito nella razionalizzazione delle spese, contenendo gli oneri operativi (+2%) e migliorando il cost/income ratio, che si attesta al 45,9%, in calo rispetto al 46,3% di fine 2024. Le spese per il personale, pari a 640 milioni di euro, hanno risentito dell’adeguamento contrattuale ma sono state compensate dalla riduzione delle altre spese amministrative (-3,9%).
Sul fronte della qualità del credito, MPS ha registrato un netto miglioramento. Il costo del rischio si è ridotto a 43 punti base, contro i 53 di fine 2024. La banca ha inoltre finalizzato la cessione di un portafoglio di NPE da 330 milioni, portando lo stock di crediti deteriorati lordi a 3,1 miliardi. Il net NPE ratio si attesta al 2%, mentre la copertura sui crediti deteriorati ha raggiunto il 49,3%.
Il CET1 ratio fully loaded si è confermato al livello record del 19,6%, con un buffer di capitale di 840 punti base rispetto ai requisiti regolamentari. Un risultato che posiziona MPS ai vertici del sistema bancario italiano ed europeo, come confermato anche dagli esiti dello stress test 2025.
La banca ha mostrato una forte dinamica commerciale, con impieghi performing in crescita del 4,9% da inizio anno e mutui ipotecari raddoppiati su base annua. La raccolta totale è salita a 171 miliardi (+4 miliardi nel secondo trimestre), con una composizione equilibrata tra raccolta diretta (94,5 miliardi) e indiretta (105,9 miliardi), quest’ultima sostenuta da flussi netti e dall’effetto mercato.
È in corso il periodo di adesione all’offerta pubblica di scambio su Mediobanca, che durerà fino all’8 settembre 2025. L’operazione punta a creare un nuovo leader nel settore bancario italiano, con una solida remunerazione per gli azionisti e una chiara prospettiva di crescita.