Le due ruote rappresentano sempre più un elemento chiave della mobilità urbana, trovando spazio con maggiore rilevanza nelle strategie di pianificazione delle amministrazioni comunali. Si registra un aumento nella disponibilità media di piste ciclabili, che raggiunge 11,02 metri ogni 100 abitanti (+53,7% rispetto al 2015), con punte a Reggio Emilia (oltre 48 metri) e valori minimi a Vibo Valentia (0,12 m), L’Aquila, Salerno, Napoli e Avellino. Crescono le possibilità di trasporto delle bici sui mezzi pubblici, passando dal 57% al 63,3% (nel 30,6% dei casi limitato alle bici pieghevoli), così come l’accesso alle corsie del trasporto pubblico, ora consentito nel 54,1% delle città. Permane invece una forte disparità tra Nord e Sud nella qualità delle infrastrutture e dei servizi.
Mobilità urbana: cresce l’uso delle due ruote, ma sicurezza ancora un problema
Il numero di parcheggi per biciclette è ancora insufficiente: il 51% delle città ha tra 1 e 15 stalli ogni 1000 abitanti, mentre solo il 4% supera i 45 stalli ogni 1000 abitanti. Trentuno comuni hanno deliberato la realizzazione di 4.300 nuovi stalli nei prossimi tre anni. Milano e Bologna guidano la classifica dei posti disponibili nei parcheggi interscambio biciclette presso stazioni ferroviarie (1500 posti), seguite da Firenze (1200). Cresce del 16,3% la flotta di biciclette in sharing, con 33.700 mezzi disponibili nei comuni analizzati.
Milano conta quasi 15mila bici, seguita da Roma (6.000), Firenze (4153), Torino (2800) e Bologna (2.300), che insieme rappresentano il 70% del totale. Milano registra oltre 5 milioni di prelievi annui, seguita da Firenze, Bologna e Roma (oltre 2 milioni), Brescia e Padova. Sul fronte sicurezza, il miglioramento della circolazione delle biciclette è considerato una priorità molto alta nel 25,3% dei municipi, alta nel 34,3% e medio-bassa nel 29,3%. Soltanto il 25% delle città ha promosso sistemi di marchiatura e registrazione antifurto. Sessantaquattro comuni dispongono di una flotta di biciclette per i servizi pubblici, in aumento rispetto ai 51 del 2021. Quindici comuni hanno istituito incentivi per le Cargo Bike nella logistica dell’ultimo miglio.
Bici e moto sempre più protagoniste in città: dati e tendenze del 2024
Per quanto riguarda le due ruote a motore, il mercato conferma un trend positivo nel 2023 e 2024, con un incremento della densità di motocicli: 14,53 ogni 100 abitanti (12,5 nel 2017). Le province con la maggiore diffusione sono Imperia, Livorno, Savona, Genova e Pesaro (oltre 26 motocicli ogni 100 abitanti). La quota di spostamenti su moto, ciclomotori e scooter è salita dal 2,6% del 2019 al 4,2% del 2023.
Solo il 13% delle città consente l’accesso dei motocicli alle corsie preferenziali del trasporto pubblico; tra le poche a garantire accesso totale o parziale vi sono Torino, Parma, Imperia, Ravenna, Taranto, Bergamo, Bologna, Como, Padova e Pavia. Il libero accesso alle ZTL è confermato nel 55% delle città. La disponibilità di parcheggi per moto resta limitata: solo otto città dichiarano di avere tra 15 e 40 stalli ogni 1000 abitanti, con un lieve incremento complessivo dai 118mila posti del 2022 a oltre 121mila. Firenze si distingue con 96 stalli ogni 1000 abitanti, seguita da Aosta (86), Imperia (62), La Spezia (36) e Bergamo (29).
Piste ciclabili in aumento, ma resta il divario Nord-Sud nei servizi
Tra le città con minore disponibilità figurano Napoli, Agrigento, Lodi, Nuoro e Padova. Otto comuni (Bergamo, Cuneo, La Spezia, Modena, Oristano, Pisa, Trieste, Verona) hanno deliberato la creazione di nuovi stalli per veicoli a due ruote. Cala il numero di città dotate di scooter sharing, che passa da 13 a 11 (Bari, Bergamo, Brescia, Cosenza, Firenze, La Spezia, Lecce, Milano, Pescara, Roma, Torino), con una flotta complessiva di 5.261 mezzi, tutti elettrici tranne a Cosenza, dove è presente anche un servizio con motori termici. Milano guida con 2.994 scooter in sharing, seguita da Roma (1.488), Torino (400) e Firenze (120).
Il tema della sicurezza resta critico: nel 2023 solo il 6% dei comuni considera la sicurezza dei veicoli motorizzati a due ruote una priorità molto alta (era il 10% nel 2022), mentre il 40% non la considera una priorità e il 28% la indica come bassa. Il 28,1% delle città ha installato guardrail con protezioni specifiche per i motociclisti, valore quasi invariato rispetto al 27,9% del 2022. Cinque comuni (Caserta, Catanzaro, Massa, Siracusa, Viterbo) hanno previsto nuove installazioni. Siena e Cremona superano i 3 km di strade protette, seguite da Grosseto e Terni con oltre 2 km.