Una profonda area di bassa pressione si addensa sulla Sicilia, determinando condizioni di marcato maltempo su gran parte del Sud Italia e delle regioni adriatiche centrali. Questo vortice ciclonico è alimentato da un flusso di aria fredda proveniente dall’Europa nord-orientale, reso possibile da un robusto anticiclone posizionato tra Regno Unito, Francia e Germania. La configurazione barica attuale, con alta pressione dominante sull’Europa centrale e occidentale, favorirà l’afflusso di correnti fredde verso l’Italia almeno fino a giovedì, mantenendo instabile il quadro meteorologico.
Il ciclone sta già causando precipitazioni abbondanti e nevicate a bassa quota, con fiocchi che potrebbero sfiorare le coste abruzzesi mescolandosi alla pioggia. Sul resto del Paese, invece, prevale il bel tempo, garantito dall’anticiclone delle Azzorre.
Meteo: pioggia, freddo e allerta neve in bassa quota. Quanto durerà il maltempo sull’Italia
Nei prossimi giorni, il maltempo insisterà sul Sud e sul versante adriatico centrale, con piogge diffuse e neve a quote collinari. Martedì saranno particolarmente colpite la Calabria e la Sicilia ioniche, dove non si escludono temporali. Nevicate si registreranno a basse quote su Molise, Campania interna, Appennino pugliese e Basilicata, con accumuli significativi fino a 1200-1300 metri in Sicilia. Al Centro-Nord, il tempo si manterrà stabile, con gelate diffuse all’alba e temperature di molti gradi sotto lo zero anche in pianura.
La ventilazione resterà sostenuta dai quadranti nord-orientali, accompagnata da mari agitati e mareggiate lungo le coste esposte. Da mercoledì il maltempo sul Sud potrebbe attenuarsi temporaneamente, ma un nuovo ciclone in formazione sull’Algeria alimenterà instabilità crescente da venerdì, interessando prima Sardegna e Sicilia e poi il resto delle regioni meridionali.
Nel fine settimana, con l’avvicinamento del vortice ciclonico verso l’Italia, non è escluso un peggioramento delle condizioni anche su Campania e Lazio. Le temperature, pur restando basse, tenderanno a risalire leggermente grazie all’arrivo di aria più mite di origine nord-africana. Resta però necessaria cautela nell’interpretazione dei modelli meteorologici per le giornate del 18 e 19 gennaio, che potrebbero riservare ulteriori sviluppi nel quadro generale.