Economia

Merchant and investment boutique timonata dal professor Renzo Cenciarini crede ed investe nei giovani talenti

Cenciarini & Co.
 
“I giovani hanno intuizioni, freschezza, coraggio, incoscienza, entusiasmo. Noi cerchiamo di contribuire a trasformare le loro ambizioni in aziende”: così Renzo Cenciarini, imprenditore, docente universitario all'Università Bocconi, parla con la calma di chi, nella vita professionale, ne ha viste tante. Con la omonima Cenciarini&Co. aiuta i giovani, molti ex studenti, a “mettere a terra” le loro idee, sempre siano interessanti e innovative. “Del resto i giovani hanno meno da perdere, se una start up non funziona, dopo un anno si chiude e chi l’ha ideata ha ancora l’età giusta per trovare un lavoro soddisfacente, anzi, si trova ad avere la fama di persona intraprendente”, commenta il docente. E, per sottolineare come anche nel fallimento ci possa essere un lato positivo, il professor Cenciarini spiega in maniera appassionata: “Ci sono anche progetti che non decollano. L’importante è capire il perché, imparare dall’errore, mantenere la focalizzazione sulla finanza che crea valore e sui propri talenti. Questi sono i momenti in cui la tentazione di puntare al puro guadagno personale, a scapito di altri, è più elevata.

Oppure i momenti in cui un giovane imprenditore rischia di perdere autostima e fiducia nel futuro e nel proprio “scopo nella vita”. Anche queste sono situazioni, altrettanto rilevanti, in cui ritengo importante esserci per loro e che mi danno altrettanta motivazione”. Cenciarini&Co., merchant and investment banking boutique, nasce nel 1998, ma la vita professionale del professore comincia molto tempo prima, dopo essersi Laureato magna cum laude in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi, medaglia d’oro e premio Nestlé per eccellenza della tesi di laurea e un Master in Business Administration (MBA) presso la Harvard Business School, dove ha ricevuto la JP Morgan Fellowship. Imprenditore e manager nel settore delle telecomunicazioni, nel 1990 viene chiamato in Bocconi per insegnare Finanza in lingua inglese. Le sue ricerche si concentrano da sempre su temi di creazione di valore attraverso l’unicità, sia essa imprenditoriale, di comportamenti di rottura (disruption), o di valori. Negli ultimi anni i suoi interessi si sono focalizzati su argomenti di imprenditorialità, con la creazione di un corso di gestione della crescita delle start-ups, sempre all’Università Bocconi. Torniamo alla Cenciarini&Co. “Abbiamo cominciato rilevando rami d’aziende come Alcatel e Nokia, i cinesi, con Huawei, stavano entrando nel mercato nazionale e bisognava rivedere il modello di business. Dopo 10 anni ci siamo orientati verso le start up, a cominciare dal fotovoltaico. La nostra filosofia è sempre stata quella di investimenti mirati nei settori in cui crediamo”, racconta ancora il professore. Dal 2008 in poi sono state molte le start up che il professore ha aiutato a nascere e Cenciarini&Co. a crescere. L’investment banking ha eseguito più di 20 operazioni di investimento, ed ha agito come consulente per più di 100 operazioni di M&A. Tra le ultime start up di successo seguite dal professore ci sono Switcho, Dante Medical Solutions e Bluvet. “Switcho, società di servizi di cui si è letto recentemente, in 5 anni, ha fatto aumentare di 10 volte l’investimento. Abbiamo aiutato la società, idea di due miei studenti, a nascere e a crescere, sino all’entrata di nuovi capitali.

Altri due miei studenti hanno dato vita a Dante Medical Solutions, società di integratori che sta andando molto bene, e altri 3 miei studenti, assieme a un socio, stanno sviluppando con Bluvet una rete di cliniche veterinarie in gran parte d’Italia, che sarà in utile a breve”, spiega ancora Renzo Cenciarini. E a chi gli chiede come sia possibile che economisti laureati alla Bocconi possano spaziare dalla cura degli animali ai servizi, dagli integratori alle telecomunicazioni, risponde da appassionato professore: “Per trasformare l’idea in una azienda che sia sostenibile ci vuole chi si faccia carico della parte noiosa, la contabilità, la programmazione, il commerciale. Generalmente chi ha l’idea è un creativo che da solo avrebbe meno possibilità di portare la sua visione al successo. Noi, con la nostra esperienza, aiutiamo a partire non solo con piccoli finanziamenti, ma anche con la nostra consulenza a strutturarsi e passare alle fasi successive”. Il professo Cenciarini, però, non è solo un tecnico: “Il mio desiderio è fare crescere giovani imprenditori che pensino innanzitutto al bene che possono distribuire con le loro attività. Il risultato economico deve essere una conseguenza, un indicatore di successo, piuttosto che l’obiettivo che li motiva. È molto facile, in finanza, cadere nella trappola di perseguire il guadagno per proprio interesse, piuttosto che utilizzare la finanza per lasciare qualcosa di utile e di prezioso per l’umanità di oggi e di domani”. spiega. E aggiunge: “Se un ragazzo mette i propri talenti, le proprie energie per dare, piuttosto che per avere, il successo arriva e ha un sapore completamente diverso. È qualcosa che gli altri ti riconoscono, porta ad un senso di soddisfazione generale grazie al fatto che tutti hanno ottenuto beneficio dall'attività intrapresa.

La finanza può diventare un’arma con cui si crea sofferenza molto facilmente, quando viene utilizzata per puro interesse personale, dove c’è un vincitore soddisfatto (un vincitore apparente) e molti altri soggetti coinvolti a cui viene tolto merito, guadagno (meritato), motivazione, voglia di dare e di fare ancora meglio in futuro. Il flusso di processo può essere impostato sul prendere o sul dare. Questa sento essere la mia più grande responsabilità, sia nelle aule Bocconi e SDA che come fondatore di Cenciarini & Co. poter aiutare dei giovani brillanti che mi chiedono supporto nel loro percorso di crescita”. E, se è vero che il futuro è nelle stelle, quello della Cenciarini&Co. guarda verso il cielo… “Siamo convinti che la space economy abbia un grande futuro e, proprio in questi mesi, stiamo investendo in questo settore. La prima start up avrebbe dovuto vedere la luce tra poche settimane, ma ci sono ritardi burocratici, quindi stiamo aspettando tutti i permessi necessari per partire. Comunque sì, il futuro è nelle stelle…”, conclude il professor Cenciarini. 
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