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Per lo scandalo emissioni, Mercedes-Benz USA pagherà 149 milioni di dollari

Redazione
 
Per lo scandalo emissioni, Mercedes-Benz USA pagherà 149 milioni di dollari

Mercedes-Benz USA e la società madre, la tedesca Daimer AG, hanno concordato di pagare 149,6 milioni di dollari per risolvere le accuse secondo cui la casa automobilistica avrebbe installato segretamente dispositivi in centinaia di migliaia di veicoli per superare i test sulle emissioni, ha annunciato lunedì una coalizione di procuratori generali di Stati americani.

Per lo scandalo emissioni, Mercedes-Benz USA pagherà 149 milioni di dollari

Secondo le denuncie, tra il 2008 e il 2016, la casa automobilistica tedesca ha dotato oltre 211.000 autovetture e furgoni diesel di dispositivi software che ottimizzavano i controlli delle emissioni durante i test, riducendoli però durante il normale funzionamento. Questi dispositivi hanno permesso ai veicoli di superare di gran lunga i limiti di legge per gli ossidi di azoto, un inquinante che può causare malattie respiratorie e contribuisce allo smog.

Gli Stati hanno affermato che Mercedes ha installato i dispositivi perché non riusciva a raggiungere obiettivi di progettazione e prestazioni, come l'efficienza nei consumi, nel rispetto delle normative sulle emissioni. La casa automobilistica avrebbe nascosto i dispositivi alle autorità di regolamentazione statali e federali e al pubblico, commercializzando i veicoli come "ecologici" e conformi alle normative sulle emissioni.
L'accordo è ancora soggetto all'approvazione del tribunale.

Nel 2020 Daimler AG e Mercedes-Benz USA avevano già concordato di pagare 1,5 miliardi di dollari al governo degli Stati Uniti e agli enti regolatori dello Stato della California per risolvere le accuse di frode sulle emissioni.

Secondo Mercedes-Benz, l'accordo, annunciato ieri, risolverà tutti i procedimenti legali rimanenti legati alle emissioni diesel negli Stati Uniti, ma l'azienda ritiene ancora infondate le accuse e nega qualsiasi responsabilità. La casa automobilistica ha stanziato "stanziamenti sufficienti" per coprire i costi dell'accordo, si legge nella dichiarazione.
Cinquanta procuratori generali, inclusi quelli del Distretto di Columbia e di Porto Rico, hanno costituito la coalizione.

L'accordo prevede che la casa automobilistica paghi ai procuratori generali 120 milioni di dollari, mentre altri 29 milioni di dollari saranno sospesi e potenzialmente annullati in attesa del completamento di un programma di sostegno ai consumatori.

Tale sforzo si estenderà ai circa 40.000 veicoli dotati di dispositivi che non erano stati riparati o rimossi definitivamente dalla strada entro il 1° agosto 2023. I proprietari di tali veicoli riceverebbero 2.000 dollari a veicolo se installassero un software di modifica delle emissioni approvato e una garanzia estesa.

L'accordo prevede inoltre che Mercedes rispetti gli obblighi di segnalazione e si astenga da ulteriori attività di marketing o vendita sleali o ingannevoli di veicoli diesel. La Volkswagen ha dovuto anche pagare 2,8 miliardi di dollari per chiudere una causa penale per frode sulle emissioni.

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