Esteri
Dopo l'incriminazione, Luigi Mangione è assurto a eroe popolare
Redazione
Da quando Luigi Mangione è stato accusato formalmente di omicidio, per avere ucciso a colpi di arma da fuoco il CEO di una importante assicurazione sanitaria, gli Stati Uniti sembrano percorsi da un vento di vendetta nei confronti di coloro che, a detta di molti, speculano sulla salute della gente, staccando dividendi miliardari.
Come era, agli occhi di quelli che la pensano come Mangione, Briant Thompson, CEO di UnitedHealthcare, assassinato davanti all'hotel di Manhattan dove, di li a poco, sarebbe iniziata una kermesse tra i finanziatori della società, una delle più importanti del settore negli Stati Uniti,
Dapprima sono arrivati i messaggi sui social, che inneggiano a Mangione, quindi è scattato il tamtam per raccogliere il denaro necessario per fare affrontare al giovane un processo che rischia di essere lungo, costoso e, per lui, dall'esito quasi scontato. Anche se il suo avvocato ha anticipato che il suo assistito si dichiarerà non colpevole, nonostante le molte evidenze che sembrano inchiodarlo.
Oltre mille persone hanno messo mani al portafoglio, virtuale, facendogli arrivare delle donazioni. Ma questa vicenda ha avuto un ulteriore risvolto, che la dice lunga su come questa storia abbia affascinato moltissime persone in America, che vedono in Luigi Mangione il vendicatore di tutti i torni subiti per mano delle assicurazioni sanitarie, accusate di fare prevalere il profitto sopra ogni cosa, a cominciare dalla salute della gente.
Sembra che quasi ci sia una regia occulta che, ad esempio, abbia fatto apparire, sui muri New York, centinaia di manifesti con la scritta ''Wanted'' che sovrasta le fotografie dei CEO di grandi aziende. E poi c'è il marchendising legato al giovane omicida, come cappelli da baseball con la scritta "CEO Hunter" stampata su un bersaglio.
Diversi siti vendono magliette con il suo volto e scritte come "LIBERATE LUIGI" e "In questa casa, Luigi Mangione è un eroe, fine della storia". Altri cappelli con la frase "Non negare la mia copertura"
E che dire dei complimenti per il sorriso smagliante e il fisico statuario del ragazzo con la pistola?
Secondo l'accusa è Luigi Mangione l'uomo, ripreso da videocamere di sorveglianza, che, nelle prime ore del mattino del 4 dicembre, ha ucciso Brian Thompson con una pistola fatta assemblando pezzi costruiti con una stampante 3D, dandosi poi alla fuga per poi essere catturato, cinque giorni dopo, in Pennsylvania.
Al di là della condanna e dell'esecrazione per il suo gesto, frutto di una preparazione meticolosa, Mangione, giovane (26 anni), di bell'aspetto (il suo sorriso compare in mille pagine web), ricco di famiglia, ma che si è armato e ha ucciso. è diventato una specie di eroe popolare, in cui molti si riconoscono, soprattutto se, come lui, hanno in odio coloro che, alle loro richieste di copertura assicurativa, rispondono con un secco no.
Prova ne è che la maggior parte dei messaggi sul sito di raccolta fondi GiveSendGo riflette una profonda frustrazione condivisa da molti americani nei confronti del sistema sanitario statunitense, in cui alcuni trattamenti e rimborsi possono essere negati ai pazienti a seconda della loro copertura assicurativa.
Ma c'è anche una rabbia manifesta contro una evidente disuguaglianza tra redditi della gente comune e gli stipendi milionari dei dirigenti.
"Negare l'assistenza sanitaria alle persone è un omicidio, ma nessuno viene accusato di questo crimine", ha scritto un donatore, definendo l'omicidio un "giustificabile".
Molti altri hanno semplicemente scritto "Nega, Difendi, Deponi", parole che sarebbero state scritte sui bossoli trovati sulla scena del delitto e che intendevano richiamare le tattiche di cui alcuni accusano gli assicuratori di avvalersi per evitare di pagare i sinistri.
Solo nella giornata di ieri, sulla piattaforma GiveSendGo, sono stati raccolti più di 31.000 dollari. Ma la rabbia contro le assicurazioni non giustifica un omicidio. Lo dicono in tanti ricordando che questo è un problema comune a molti, ma solo Mangione lo ha affrontato impugnando una pistola.
Le compagnie di assicurazione sanitaria come UnitedHealth gestiscono spesso i benefici sanitari per conto dei datori di lavoro e del governo, che hanno voce in capitolo su quali servizi e farmaci coprire.
Secondo gli amici e i post sui social media, Mangione soffriva di un mal di schiena cronico che aveva ripercussioni sulla sua vita quotidiana, anche se non è chiaro se la sua salute personale abbia avuto un ruolo nella sparatoria.
Diversi commentatori sui social media hanno sottolineato il background privilegiato di Mangione, membro di una famiglia importante di Baltimora, rispetto all'educazione operaia di Thompson nell'Iowa rurale, e hanno affermato che l'omicidio è un esempio di come la retorica anticapitalista possa incitare alla violenza.