Ambiente

Incendi Los Angeles: un faro di speranza per gli animali colpiti dagli incendi

Barbara Leone
 

Gli incendi che hanno colpito la California hanno fatto piombare la Città degli angeli in un vero e proprio inferno. Almeno 25 morti (sul bilancio finale pesa il numero dei dispersi, una ventina), interi quartieri evacuati, oltre 200.000 persone costrette a fuggire, e migliaia di ettari trasformati in un deserto di cenere e rovine.
Tra il fumo e il calore asfissiante, famiglie intere hanno visto i loro sogni sgretolarsi in pochi istanti, lasciando dietro di sé una scia di dolore e devastazione difficile da descrivere a parole. Ma il dolore non si ferma agli esseri umani.

Incendi Los Angeles: un faro di speranza per gli animali colpiti dagli incendi

Gli animali, compagni fedeli e silenziosi, hanno sofferto in modi inimmaginabili. Cani e gatti separati dalle loro famiglie, feriti o uccisi dalle fiamme; conigli selvatici trovati con ustioni devastanti; cavalli in fuga che cercano disperatamente un rifugio sicuro. Ogni singola vita spezzata racconta una storia di perdita, ma anche di forza. È una tragedia che spezza il cuore, ma che mette in luce anche l'immenso potere dell'amore e della solidarietà. Da giorni, eroi silenziosi come i volontari dell’associazione Pasadena Humane si dedicano instancabilmente al salvataggio e alla cura degli animali in difficoltà. Tra le storie di disperazione, c’è per esempio quella di un cucciolo di cane di soli cinque giorni, trovato miracolosamente vivo sotto un edificio crollato. Le sue orecchie bruciate, il corpo fragile e vulnerabile, ma con un cuore che ancora batte forte. Questo piccolo combattente ora si trova in un’incubatrice, ricevendo cure amorevoli da mani che non si arrendono mai. ''È una gioia in mezzo al mancato respiro'', ha detto un volontario con le lacrime agli occhi. È la prova vivente che, anche nel mezzo della devastazione, la vita trova sempre un modo per resistere e sorprendere. Anche Canelo, un cane trovato con ustioni profonde, è uno dei tanti miracoli del Pasadena Humane, che si è trasformato in un’oasi di salvezza per centinaia di animali con volontari e professionisti che dedicano ogni ora del giorno e della notte a curare creature ferite e terrorizzate, offrendo loro un luogo sicuro in cui guarire. La famiglia di Canelo lo aveva perso nel caos dell’evacuazione, ma grazie all’impegno dei volontari, ha potuto riabbracciarlo.


Un abbraccio, documentato da un video diventato virale (uno dei tanti), che ha commosso il mondo intero.
Tra le molte storie di solidarietà, c’è poi quella del Los Angeles Equestrian Center, che si è trasformato in una vera e propria Arca di Noè durante l'emergenza. Questo centro ha accolto più di 200 cavalli e un numero altrettanto significativo di altri animali, tra cui alpaca, capre e persino uccelli esotici, offrendo loro un rifugio sicuro lontano dalle fiamme. L’atmosfera, sebbene carica di tensione, si è trasformata in un esempio straordinario di ciò che può essere realizzato quando una comunità si unisce. ''Martedì e mercoledì scorso è stato il caos'', ha raccontato Jennie Nevin, portavoce del centro, descrivendo i momenti più critici dell'evacuazione. Volontari e personale si sono uniti in uno sforzo titanico, lavorando instancabilmente per creare spazi adeguati e garantire cure immediate agli animali arrivati in condizioni disperate. Ogni stalla, ogni angolo disponibile è stato utilizzato per accogliere gli animali, molti dei quali erano spaventati e feriti. Il centro è diventato un simbolo di speranza, dove centinaia di volontari hanno collaborato per nutrire, medicare e confortare gli animali.

Tra i momenti più toccanti, ci sono stati i canti spontanei intonati dai volontari per calmare i cavalli agitati durante la notte, un gesto semplice ma potente che ha aiutato sia gli animali che le persone a superare l’angoscia del momento. Arthur e Playboy, due cavalli in miniatura salvati da Sergio Marcial e Jenny Bacon, hanno trovato una nuova casa proprio al centro. La loro storia è diventata un simbolo del miracolo collettivo realizzato in quelle giornate drammatiche. Questi animali non sono solo sopravvissuti alle fiamme, ma sono stati abbracciati dall’amore di una comunità che non si è mai arresa, dicono al centro. Le cui giornate continuano a essere intense, ma ogni sorriso di un volontario e ogni segno di ripresa di un animale testimoniano la forza della solidarietà. Il Los Angeles Equestrian Center, dicono i volonari, non è solo un rifugio, è un faro che illumina il potere dell'empatia e dell’amore incondizionato. Non mancano le “celebrità” a quattro zampe, come Morris e Mika, due asini che adorano ascoltare canzoni. “Mettono la testa fuori e sembrano sorridere”, ha detto una volontaria: momenti di leggerezza, che sono un balsamo per l’anima in un contesto altrimenti devastante e che portano un raggio di sole nelle giornate più cupe. Tra le storie che hanno fatto il giro del mondo, c’è poi quella di Casey Colvin e del suo cane Oreo. Separati dalle fiamme, Casey non ha mai perso la speranza. Dopo cinque giorni di ricerca incessante, Oreo è stato trovato tra le macerie. Come nel caso di Canelo, anche questo abbraccio ha emozionato milioni di persone, diventando simbolo di resilienza e amore che non conosce barriere, nemmeno quelle del fuoco. E che a volte, credendoci, sa fare anche miracoli.

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