Il 2025 si annuncia interessante per gli amanti dei libri, soprattutto nel mondo anglosassone dove sono in arrivo molte e interessanti proposte.
S cominciare dalle storie autobiografiche. ''Spera'' è l’autobiografia di Papa Francesco, pubblicata questo mese a livello mondiale: è stata scritta in sei anni e il Pontefice, ora 88enne, afferma che è "la storia di un viaggio di speranza". Di tutt’altro genere l’uscita, a marzo, dell'ex direttore di Vanity Fair, Graydon Carter.
''When the Going Was Good'', è una sorta di russian dolls (si potrà dire?), in cui le narrazioni personali si intrecciano con i ricordi dell'epoca d'oro delle riviste: aspettatevi un sacco di nomi.
Un'altra icona di New York, sebbene proveniente dal Regno Unito, è il ristoratore Keith McNally, che ha cambiato la scena culinaria di Manhattan con locali leggendari come The Odeon, Minetta Tavern e Balthazar. Ha anche avuto una vita alquanto straordinaria, dagli esordi come attore bambino all’ ictus devastante di qualche anno fa.
McNally non è timido nell'esprimere le sue opinioni sui social media, quindi presumibilmente sarà altrettanto diretto anche nel suo libro: ''I Regret Almost Everything'' (finalmente qualcuno che non rifarebbe tutto daccapo!) uscirà a maggio.
Quest’anno anche Bill e Melinda Gates daranno alle stampe le loro memorie. In ''The Next Day'', pubblicato ad aprile, Melinda Gates riflette su come ha affrontato alcuni dei più grandi cambiamenti della sua vita, mentre in ''Source Code'' (a febbraio), il suo ex marito torna alla sua giovinezza, ricordando come si è innamorato per la prima volta dei computer e gli eventi che hanno preceduto il suo enorme successo.
Il 2025 è promettente anche per gli argomenti su cui si pensa, erroneamente, che non ci sia più nulla da dire né tantomeno da scrivere, come, per esempio, i Beatles.
Invece, ''John and Paul: A Love Story in Songs'' di Ian Leslie, in uscita a marzo, promette un'esplorazione avvincente e completa della storia Lennon/McCartney, raccontata attraverso 23 delle loro canzoni.
E proprio con un titolo ispirato a un classico brano dei Fab Four, Arundhati Roy pubblicherà a settembre la sua prima autobiografia, ''Mother Mary Comes To Me'', imperniata soprattutto sulla sua complessa relazione con la madre defunta. L'autunno vedrà anche una serie di autobiografie di grandi star, tra cui Sylvester Stallone, Lionel Richie e la seconda parte della storia della vita di Cher.
Libri delle celebs a parte, nel 2025 vede la luce un libro coraggioso della defunta scrittrice ucraina Victoria Amelina, da scrittrice a reporter di guerra dall’inizio del conflitto, nel 2022. È stata uccisa da un attacco missilistico nel luglio 2023, all'età di 37 anni, ma le sue fotografie, i suoi diari e le sue interviste con le donne coinvolte nello scontro sono stati raccolti in ''Looking at Women Looking at War: A War and Justice Diary''. In uscita a febbraio, con la prefazione di Margaret Atwood.
La scoperta di nuovi talenti letterari, con una serie di romanzi d’esordio di grande interesse, aggiunge entusiasmo a dodici mesi molto promettenti per chi ama leggere.
Catherine Airey esordisce con ''Confessions'', un’opera ambientata tra Irlanda e New York che affronta temi complessi come violenza sessuale e immigrazione, e dall’Irlanda provengono pure ''The Boy from the Sea'' di Garrett Carr e ''Open Heaven'' di Sean Hewitt, quest’ultimo lodato da celebri autori.
Wendy Erskine, nota per i suoi racconti, pubblica ''The Benefactors'', mentre ''Nesting'' di Roisin O'Donnell esplora le difficoltà di una giovane madre. Tra gli altri debutti spiccano ''Fair Play'' di Louise Hegarty e ''The Wardrobe Department'' di Elaine Garvey.
Tra i grandi ritorni, spicca Chimamanda Ngozi Adichie, campionata all’epoca nella canzone ''Flawless'' di Beyoncé, dopo dieci anni con ''Dream Count'', che esplora vite femminili in Nigeria durante la pandemia. Taylor Jenkins Reid pubblica ''Atmosphere'', ambientato negli anni ’80, ed Emily Henry torna con il romanzo rosa ''Great Big Beautiful Life''. Il prolifico Stephen King ritorna sugli scaffali con il thriller ''Never Flinch'', mentre Anne Tyler narra un weekend di nozze in ''Three Days'' in June. Richard Osman continua la sua fortunata serie con un nuovo capitolo del ''Thursday Murder Club''. Il primo romanzo di Florence Knapp, ''The Names'', a maggio, è stato oggetto di una frenetica guerra di offerte su entrambe le sponde dell'Atlantico: una storia di sliding doors segue tre versioni di una vita, ciascuna plasmata dal nome che una madre dà al figlio, ed esplora come una singola decisione possa avere effetti a catena monumentali. ''The Lamb'' di Lucy Rose, in uscita questo mese, offre qualcosa di più oscuro: un racconto di formazione tra folk-horror e una ragazza che vive nei boschi con la madre cannibale. Nel frattempo, Adam Kay, le cui memorie sui suoi giorni da medico junior, ''This is Going to Hurt'', hanno venduto più di un milione di copie, continua a scrivere in ambito medico per il suo romanzo d’esordio, ''A Particularly Nasty Case'', in uscita in autunno.
E ancora, Ocean Vuong firma The Emperor of Gladness, mentre Irvine Welsh continua la fortunata saga di Trainspotting con Men in Love. Natasha Brown segue il successo di Assembly con Universality, e Torrey Peters presenta Stag Dance, sequel di Detransition, Baby. Curtis Sittenfeld pubblica una raccolta di racconti intitolata Show Don’t Tell. Attesi anche i nuovi lavori di Eimear McBride con The City Changes Its Face, Colum McCann con Twist e Edward St Aubyn con Parallel Lines. Eric Puchner presenta Dream State, una saga su amicizie e cambiamenti. Tra le rielaborazioni di classici si distingue The Housekeeper di Rose Tremain, ispirato nientedimeno che a Rebecca di Daphne du Maurier. Un adattamento cinematografico, con Uma Thurman e Anthony Hopkins, è già in lavorazione.